giovedì 22 maggio 2008

Lost 4° stagione - Episodi 6 e 7




Episodio 6
Titolo: L'altra donna
Episodio incentrato su: Juliet

Episodio 7
Titolo: Jin Yeon
Episodio incentrato su: Jin e Sun

Anche se in ritardo, voglio spendere qualche parola per gli episodi 6 e 7 della quarta stagione di Lost che sono stati trasmessi un paio di Lunedì fa su Fox Channel. L'episodio 6 si intitola "L'altra donna"; un titolo che si presta a diverse interpretazioni e che potrebbe erroneamente farci pensare che la donna cui si riferisce sia la psicologa di Juliet che compare inspiegabilmente nella giungla. Tuttavia, ad una migliore analisi, l'altra donna del titolo è la stessa Juliet; altra rispetto alla coppia Godwin/psicologa, altra rispetto a Jack e Kate, ambigua come personaggio nel suo più pronfondo fin da quando ha fatto la sua comparsa all'inizio della terza stagione. L'episodio getta luce sulla relazione che Juliet ha avuto con Godwin (l'inflitrato degli Altri ucciso da Ana-Lucia nella seconda stagione) e ci fa capire anche come Ben fosse interessato a lei in maniera tutt'altro che platonica. La puntata svela anche altri intriganti misteri; Ben rivela a Locke che Charles Widmore, il padre di Penelope, è colui che ha mandato la nave di Naomi e che è seriamente intenzionato a uccidere tutti coloro che si trovano sull'isola per impadronirsene a scopo di lucro: apprendiamo dunque, sempre secondo le parole di Ben, che Widmore avrebbe piazzato addirittura un falso volo Oceanic nelle profondità del Pacifico. Che Ben abbia davvero ragione? Lost comincia finalmente a dipanare una parte di verità; solo una parte, tuttavia, perchè come al solito nulla è come sembra e presto, molto presto, la vincenda si arricchirà di particolari tutt'altro che immaginabili.

L'episodio 7 è intitolato col nome che Jin e Sun intendono dare al bambino che cresce nel grembo della donna. La puntata svela finalmente chi è l'ultimo sopravvissuto dei 6 dell'Oceanic: si tratta di Sun che si va ad unire ai già noti Jack, Kate, Sayid, Hurley e Aaron (il figlio di Claire). L'episodio meriterebbe una menzione speciale per l'efficacissimo montaggio; lo spettatore infatti crede di assistere alle vicende future di Sun e Jin (Sun in ospedale da sola e in procinto di partorire, Jin in un negozio di giocattoli intento a comprare un panda che tutti pensano sia per la moglie). La verità tuttavia è amara e scopriamo solo alla fine che in realtà gli sceneggiatori di Lost ci hanno mostrato due fatti accaduti in due epoche diverse; Jin nel passato prima di approdare sull'isola e Sun nel futuro nel momento in cui dà alla luce suo figlio: con molta tristezza apprendiamo infatti che, per qualche motivo, Jin non ce l'ha fatta a lasciare l'isola.
Episodio importante anche perchè scopriamo chi è la talpa di Ben sulla nave dei soccorsi: si tratta di Michael che avevamo visto l'ultima volta su una barca intento a lasciare l'isola con suo figlio Walt.

Cosa ci fa Michael sulla nave e perchè lavora per Ben? Come faranno i 6 dell'Oceanic ad andare via dall'isola? E chi è davvero Charles Widmore e quali sono le sue reali intenzioni?
Per coloro che posso scaricare gli episodi da internet e seguirli in originale con i sottotitoli, la maggior parte di queste domande hanno trovato parzialmente una risposta e ci si appresta a vedere l'ultimo episodio della quarta stagione.
Per quelli che invece aspettano il proseguio della quarta stagione su Sky, voglio avvertirvi che Fox ha temporaneamente interrotto la serie per permettere di doppiare gli episodi rimanenti, dalla puntata nove alla quattordicesima (l'ottava è già pronta); un pò di pazienza e presto anche voi saprete come finisce questa grandiosa quarta stagione di Lost. Vi terrò informati.

Hrotgar

Eccoci tornati

Eccoci tornati, signori e signore. Hrotgar e Narcisolunatico, causa impegni improrogabili, si sono presi una pausa di una quindicina di giorni.
Ma non potevamo certo abbandonare questo blog e gli utenti che lo leggono, alcuni dei quali ci hanno scritto per sapere che fine avevamo fatto.
Dunque rieccoci, sempre con la stessa voglia di scrivere e di farvi divertire con ironia e sarcasmo.
Non potevo non iniziare questo nuovo corso del blog mostrandovi un'esilarante intervista doppia che la grande Serena Dandini ha fatto alla Prestigiacomo e alla Santanchè, entrambe impersonate dalla talentuosa quanto irresistibile Paola Cortellesi.



Hrotgar

lunedì 5 maggio 2008

LOST - 4° stagione - 5° episodio




Titolo dell'episodio: The constant (La costante)
Episodio incentrato su: Desmond

Ecco arrivato per tutti gli appassionati di Lost il consueto appuntamento del Lunedì sera con la bellissima quarta stagione; l'episodio di stasera, dal titolo 'La costante', si preannuncia essere uno dei migliori di tutte le serie di Lost e vedrà finalmente esaudito il desiderio di tutti fan di scoprire che fine hanno fatto Sayid e Desmond, partiti insieme al pilota Frank Lapidus alla volta della nave dei soccorsi.

Sayid (Naveen Andrews) e Desmond (Henry Ian Cusick) sono sull'elicottero diretti al largo dell'isola; improvvisamente però si imbattono in una misteriora tempesta che provoca uno strano effetto su Desmond; comincerà per lui un vero e proprio calvario temporale per il quale l'unica sua possibilità di salvezza potrebbe essere un vecchio e mai dimenticato amore.

Puntata strepitosa che vi lascerà senza fiato. Puntata nella quale vedremo finalmente la nave soccorsi ancorata al largo dell'isola e faremo la conoscenza con nuovi personaggi. Ma l'eccezionalità di questo episodio è dovuta all'incredibile storia di Desmond, personaggio che ancora una volta si conferma come uno dei più interessanti dell'intera serie; Desmond, a differenza di altri, è una persona che ha davvero subito ogni genere di angherie, che ha perso il suo amore che cerca in seguito di riconquistare a tutti i costi, insieme alla sua dignità: è un personaggio verso il quale simpatizziamo e che deve stare molto a cuore anche agli sceneggiatori di Lost, considerato l'episodio che verrà trasmesso stasera da Fox Tv per tutti gli abbonati Sky. Il montaggio assolutamente unico, la sensazione di continua ricerca per evitare di perdersi per sempre, uniti al misterioso enigma sotteso all'arrivo di questa nave soccorsi, faranno di questa puntata un appuntamento imperdibile.

Hrotgar

lunedì 28 aprile 2008

Gerry Scotti - Cosa nasconde?




A prima vista potrebbe sembrare il classico bonaccione, un pezzo di pane, una persona allegra e gentile, semplice e cristallina. Ma sarà poi vedo?

Queste parole mi sono state dette da un amico americano che vive e lavora a Napoli e il quale sta imparando a conoscere tutto della società e del costume italiano, incluso la televisione e i suoi personaggi. La sua frase mi ha posto un dubbio amletico: che avesse ragione sul conto di Gerry Scotti?
Da quel momento non ho più guardato il famoso presentatore con gli stessi occhi di prima; ad ogni suo cenno, ad ogni sua più piccola parola, ho sempre associato una qualche ipocrisia di fondo.
Non è sempre stato così. All'inizio Gerry Scotti mi era simpatico; mi sembrava davvero un personaggio televisivo umile come pochi, vicino ai giovani, divertente e divertito in tutto ciò che faceva: lo ricordate in quelle trasmissioni di inizio anni '90 su Italia 1? Quello era il vero Gerry Scotti, grande nel suo essere piccolo in televisione.

E ora? Molti hanno criticato Baudo e la Ventura per essere onnipresenti su tutti i canali. Ma nulla a confronto con il signor Scotti; in pochi anni è riuscito a monopolizzare Canale 5 prima con Passaparola, poi con Chi vuole essere milionario per finire (per ora) con questo suo nuovo quiz preserale. Nel frattempo, non pago delle sue 'brevi' apparizioni televisive, ha avuto anche il tempo di rilevare la Corrida e di condurre uno spettacolo radiofonico; per non parlare dei suoi tentativi di recitare messi in pratica in un paio di fiction.
Ciò che più noto in lui è il maldestro tentativo di mascherare una saccenza e un auto-compiacimento personale vestendo i panni del buffo, dell'ironico, del sempliciotto. Altro che sempliciotto, signor Scotti; lei mi appare per l'esatto contrario e forse i troppi soldi e la troppa visibilità le hanno fatto perdere quella piccola dose di umiltà che la contraddistingueva in passato.
Aggiungo, per finire, anche una certa dose di ruffianeria nei confronti del pubblico quando, non molto tempo fa, Gerry Scotti terminava le sue trasmissioni televisive con un "che Dio vi benedica". Come se lo show richiedesse questa precisazione finale. Intanto guardatelo bene nella fotografia postata all'inizio del topic; non sembra che davvero nasconda qualcosa?

Lei non m'inganna più, signor Scotti.

Hrotgar

Lost - 4° stagione - 4° episodio




Titolo dell'episodio: Pessimi affari
Episodio incentrato su: Kate

Ritorna Lost con il consueto appuntamento settimanale stasera alle 21 su Fox Channel. Nell'episodio di oggi Kate (Evangeline Lilly), all'insaputa di Locke (Terry O'Quinn), grazie anche all'aiuto di Sawyer (Josh Holloway), fa incontrare Miles (Ken Leung) e Ben (Michael Emerson). Intanto Jack (Matthew Fox) scopre che l'elicottero con a bordo Sayid (Naveen Andrews) e Desmond (Henry Ian Cusick) non è ancora giunto a destinazione.

Quarto episodio di questa quarta stagione, dedicato interamente a Kate e al suo flashforward (già dalla fine della terza stagione sapevamo che il suo personaggio faceva parte dei famosi Sei dell'Oceanic che si salvano dall'isola). L'episodio non chiarisce moltissimo e pone altri inquietanti interrogativi, non ultimo quello che scaturisce dal fenomenale colpo di scena finale, assolutamente da non perdere.

Nel frattempo Lost ha ripreso a trasmettere negli Stati Uniti in seguito allo sciopero che ha fermato le riprese per alcuni mesi; la nona puntata della quarta stagione mandata in onda qualche giorno fa ha anche fatto registrare ottimi ascolti.

Intanto non perdetevi questo quarto episodio e buon divertimento.

Hrotgar

giovedì 24 aprile 2008

Rondaaaaa su rondaaaaa

Siamo alla frutta signori miei.
Il ballottaggio per eleggere il sindaco di Roma tra Rutelli del PD e Alemanno del PDL si sta trasformando in un pessimo show demagogico nel quale trionfa chi la spara più grossa e chi sfrutta maggiormente la paura della gente.
Mi pare di averlo già scritto in un altro topic 'politico'; qui alcuni signori fanno della paura la maggiore arma per accalappiare voti e sistemarsi comodi comodi in poltrona.
Avete notato che in questo paese si va a periodi per quanto concerne le notizie? C'è stato il periodo dei cani impazziti e feroci che mordevano la gente, poi i mesi della paura 'aviaria' (se ne è più parlato poi?). Più di recente vanno di moda i pirati della strada, la crisi Alitalia e gli stupratori rumeni.
Vorrei soltanto portare alla vostra attenzione alcuni miei dubbi personali; tralasciando l'ovvio assunto che in Italia, come nel resto del mondo, ci sia bisogno di sicurezza e di un certo controllo della gente che viene qui senza serie intenzioni, è mai possibile che oggi si strumentalizzino questi tragici eventi per arrivare ad una bieca vittoria politica? Alemanno accusa Rutelli e la precedente gestione di sinistra di aver fatto di Roma una città pericolosa in cui una donna può essere violentata da extracomunitari; perchè allora nessuno mette in discussione la Moratti? Anche a Milano, se non sbaglio, ci sono stati fenomeni di violenza e in centro per giunta.
Usare la paura, ingigantirla, strumentalizzarla per fini politici; ecco quello che si fa in questo Paese, in cui ci si accapiglia l'un l'altro usando paroloni per sobillare la gente. Gli stessi paroloni che ha snocciolato la Lega che ha proposto addirittura 'ronde notturne' di cittadini contro questi poco di buono. Si, avete capito bene. Anche tu, lettore di questo umile blog, potresti essere scelto per andare in giro la notte e farti giustizia da te. Ovviamente la Lega ha corretto il tiro, affermando che le ronde non saranno armate e che dovrebbero avere solo una funzione di controllo; sempre tu, caro lettore, non aver paura, non avrai armi, dovrai solo pattugliare qualche posto di notte e se vedi qualche delinquente, puoi limitarti ad usare un cellulare o un accendino urlando a squarciagola prima che ti succeda qualcosa.
Siamo alla frutta.
Invece di addossare ai rumeni l'unica responsabilità di ogni genere di scelleratezza e violenza in Italia, pensiamo invece agli 'italiani' che delinquono ogni giorno, pensiamo alla violenza sessuale su donne che avviene quotidianamente tra le mura domestiche a causa di italiani.
Smettiamola di fare demagogia pura e semplice. Smettiamola con questo asfittico aggrapparsi all'italianità per separarci da tutto il resto. Ci siamo dentro anche noi, ragazzi....quindi balliamo come gli altri.

Hrotgar

mercoledì 23 aprile 2008

Aram Quartet forever

Si chiamano Aram Quartet e per molti sono già diventati leggenda; sono Antonio, Michele, Raffaele e Antonio e vengono tutti da Lecce. Da alcuni mesi partecipano alla trasmissione televisiva X-Factor e si sono subito segnalati per le straordinarie doti canore e la loro incredibile flessibilità nel cantare pezzi dei più svariati generi musicali.
Gli Aram Quartet non sono più una sorpresa ormai; Morgan (uno dei tre giudici della trasmissione) li ha scelti e ha profondamente creduto in loro e a ragione: finora gli Aram si sono cimentati con pezzi dei Queen, dei Supertramp e ieri sera con una meravigliosa versione di Per Elisa, pezzo di Battiato che la moglie Alice portò alla vittoria in un Sanremo di molti anni fa.
Il gruppo nasce nel 1998 quando questi quattro ragazzi si sono conosciuti frequentando le lezioni di canto del maestro Nando Mancarella a Lecce e da quel momento non si sono più lasciati. Hanno esplorato vari generi, personalizzando sempre con il loro sound ogni pezzo da loro cantato: in un primo momento si sono incamminati verso la musica jazz per poi dirigersi verso quella pop-soul per toccare anche la musica un po’ più commerciale.
Indipendentemente da X-Factor (che personalmente credo che vincano), gli Aram Quartet vanno seguiti attentamente nelle loro numerose evoluzioni musicali e sono già diventati un gruppo cult. Godeteveli nella loro esibizione da brivido di ieri sera sul palco di X-Factor.

Hrotgar

Stravolgimento di Desperate Housewives


Fonti molto attendibili hanno rivelato di recente che a breve (probabilmente nella season finale) si assisterà ad un salto temporale molto grande che cambierà l'impostazione della serie in modo drammatico, proiettando a quanto pare le vicende di Wisteria Lane nel futuro di ben cinque anni. Questo è quanto è stato rivelato da Marcia Cross (Bree) durante la sua recente apparizione nel talk show di Ellen DeGeneres, ma le stesse anticipazioni le ha confermate James Denton (Mike Delfino) che però ha dichiarato che il salto temporale potrebbe anche avvenire con un tuffo nel passato, e che comunque dopo il finale di stagione di questa quarta "tormentata" stagione, niente sarà più come prima, perché comunque i protagonisti resteranno fermi indietro o avanti nel tempo.

Alle voci riguardanti l'addio di Nicollette Sheridan, sempre Denton ha dichiarato qualcosa di molto allarmante: "A parte le quattro casalinghe (quindi Susan, Lynette, Bree e Gabrielle), nessuno è salvo. Infatti a causa del grosso salto temporale, si perderanno per strada molti personaggi, questo è quanto ci è stato detto, per adesso non ne sappiamo di più". Sempre secondo l'attore le idee degli sceneggiatori sul futuro del telefilm sono molto buone ma non è sicuro di essere presente per farne parte, infatti ha ammesso che nel caso la serie dovesse tornare nel passato il suo personaggio non era presente a Wisteria Lane e quindi uscirebbe di scena, se invece la serie si proietterà avanti di cinque anni, sarà comunque un interrogatorio per tutti.

Sperando al più presto di avere altre notizie su questo radicale cambiamento, teniamo le dita incrociate perché nessuno dei nostri attori abbandoni il telefilm visto che a breve dovrebbero essere rinnovati (o meno) i loro contratti.

domenica 20 aprile 2008

Lost - 4° Stagione - 3° Puntata




Titolo della puntata: L'economista
Puntata incentrata su: Sayid

Domani sera torna il consueto appuntamento su Fox Sky con la quarta stagione di Lost, arrivata alla sua 3° puntata. Il titolo dell'episodio, 'L'economista', riguarda un misterioso personaggio con cui avrà a che fare Sayid che poi è anche colui su cui sono incentrati i 45 minuti di Lost che vedrete domani sera alle 21.
Senza anticiparvi molto, Frank Lapidus (Jeff Fahey), il pilota dell'elicottero, è pronto a portare Sayid (Naveen Andrews) sulla nave dei soccorsi che aspetta al largo dell'isola ad una condizione: che lo stesso Sayid si rechi al campo di Locke (Terry O'Quinn) e liberi la loro compagna Charlotte (Rebecca Mader). Mentre Daniel Faraday (Jeremy Davies) fa un'interessante scoperta scientifica, Sayid e Kate (Evangeline Lilly) partono alla volta del campo di Locke.

Il terzo episodio di questa quarta stagione è forse uno dei più strepitosi della serie finora realizzati. Non vi dirò se Sayid avrà un flashback o un flashforward (se cioè Sayid sia uno dei sei dell'Oceanic salvatosi dall'isola insieme a Jake, Kate e Hurley), ma vi assicuro che l'episodio è ricco di spunti, conduce ad una interessante rivelazione e presenta un colpo di scena degno di Lost.
Riuscirà Sayid a liberare Charlotte e ad essere il primo a lasciare l'isola con l'elicottero? Non vi rimane che attendere domani sera per averne la risposta.

Hrotgar

sabato 19 aprile 2008

Operazione nostalgia musicale - 1° puntata

Più si va avanti, più si torna indietro.
Non è uno slogan politico stavolta bensì una definizione che il sottoscritto vuole dare ad un fenomeno sempre più evidente.
La musica è cambiata negli anni; il modo di fare musica, di proporla, di fruirla. In generale si nota già un profondo solco tra gli appena passati anni 90' e ciò che stiamo ascoltando attualmente.
Non so spiegare in termini tecnici questo fenomeno perchè forse la cosa non ha una spiegazione tecnica; esso coinvolge un certo aspetto nostalgico-emotivo presente in tutti i noi. Fatto sta che molti ricordano con certo affetto i primi video musicali trasmessi da MTV quando arrivò in Italia a metà degli anni 90'; per alcuni poi questo è stato solo l'inizio per tornare ancora più indietro nel tempo e scoprire una musica che non hanno mai conosciuto.
Questo topic vuole essere un regalo per tutti coloro che, indipendentemente dal pezzo o dal genere, hanno una simpatica memoria di quegli anni.
Il primo video è la canzone 'Pink' degli Aerosmith, singolo incluso nel loro cd "Nine Lives" del 1997; il video, con notevoli effetti speciali, è una carrellata di personaggi buffi e manipolati al computer, la canzone un ottimo rock ballato; Steve Tyler è eccezionale.
Il secondo video è 'Spaceman' dei Babylon Zoo, gruppo britannico che deve il suo successo esclusivamente a questo pezzo; divenne un tormentone grazie ad un noto spot pubblicitario e in breve raggiunse il top delle chart di tutta Europa. La data è il 1996, l'album "The boy with the X-ray eyes", il genere un rock elettronico; molto accattivante ma purtroppo non si sono ripetuti.
Il terzo e ultimo video per ora è 'Where the wild roses grow' interpretato nel 1996 da Nick Cave e una stupenda Kylie Minogue; il pezzo è una ballata malinconica che non passò di certo inosservata.
Riscopriamo insieme alcuni pezzi degli anni passati e discutiamone insieme.
Buon divertimento.

Hrotgar





giovedì 17 aprile 2008

Into the wild - Alla ricerca della libertà




Into the wild è la libera trasposizione del libro di Jon Krakauer "Nelle terre estreme" diventato un classico della sottocultura urbana. Sean Penn, il regista del film, ha dovuto aspettare ben 10 anni per ottenerne i diritti e realizzare così la pellicola.
Il film racconta la vera storia di Christopher McCandless, un giovane proveniente da una buona e benestante famiglia, il quale decide di lasciare tutto e tutti per affrontare l'avventura della sua vita: raggiungere a piedi l'Alaska, addentrandosi nella natura incontaminata senza nulla con sè.
Il film celebra la rappresentazione pura e semplice della libertà; libertà da controlli personali, libertà da qualsiasi coercizione morale da parte della gente e dello Stato, libertà dalla lenta burocrazia e dalle pastoie della vita. Lasciare tutto, andare via alla volta dell'Alaska, in un susseguirsi di paesaggi che più diventano selvaggi più consentono al protagonista di conoscere se stesso e acquisire una consapevolezza e una saggezza interiore che non avrebbe mai immaginato. Christopher lascerà a casa anche il suo vero nome per assumere quello di Alex Supertramp; durante il suo viaggio egli fa molti incontri con persone diverse, cosa che gli consentirà da un lato di colmare quell'affetto familiare vero che gli è mancato e dall'altro di comprendere ancora di più il suo bisogno di continuare il viaggio da solo senza alcun condizionamento esterno.
Il film è magistralmente diretto da Sean Penn il quale riesce a dipanare una storia che coinvolge personalmente lo spettatore con il ritrarre meravigliosi paesaggi naturali sullo sfondo; protagonista assoluto è l'attore Emile Hirsh che interpreta il ruolo di Christopher-Alex e che ci presenta una prova recitativa di tutto rispetto permettendo allo spettatore di immedesimarsi in questo ragazzo che appare costantemente alla ricerca di qualcosa, si fa domande, cerca di scoprire se stesso negli spazi sconfinati della natura. Più va avanti nella sua avventura, più Christopher si perde nei selvaggi boschi tra le innevate montagne, diventando un tutt'uno con essi. Una menzione speciale per la splendida colonna sonora di Eddie Vedder, un piccolo capolavoro che accompagna il cammino del nostro protagonista.
Il film è attualmente disponibile in noleggio e presto anche per la vendita. Un film che consiglio vivamente a tutti. Subito sotto, il trailer della pellicola di Sean Penn.

Hrotgar

martedì 15 aprile 2008

Il peggio del peggio è accaduto. Addio Italia




Premetto che chi scrive ha annullato la scheda per lo schifo e la più infima insoddisfazione nei confronti di tutti i partiti, di sinistra o di destra (non ditemi che così facendo ho favorito Berlusconi; potrei obiettare che non voto in maniera ipocrita qualcuno in cui non credo solo per contrastare l'ascesa di un mostro).
Premetto inoltre che pur avendo un pensiero che tende a sinistra, sono decisamente deluso da tutti i partiti che confluiscono in questo schieramento.

Veniamo a noi. Ciò che è accaduto ieri è ciò che di peggiore poteva capitare in questo Paese, sulla base di una scellerata legge elettorale che gli stessi neo vincitori hanno forgiato per loro.
Gli italiani, guidati da un profondo astio nei confronti della politica recente e pervasi dalla paura che i mass media distrubuiscono a quintali ogni giorno alla tv, hanno fatto la scelta del coniglio; hanno ancora una volta creduto alle parole fantasiose e fantascientifiche di un uomo che è riuscito a governare già per 5 anni il Paese (con pessimi risultati, vorrei ricordare...basti pensare al debito pubblico che aveva superato il 4%); un uomo che ha creato leggi ad personam (e altre ne creerà), che è proprietario del più importante sistema televisivo privato italiano (chi se ne frega del conflitto di interessi), che voleva abolire la legge sulla par condicio definita da lui stesso 'antiliberale' (semmai è il contrario) e che non è stato condannato in giudizio solo perchè il suo reato è caduto in prescrizione.
Ma l'orrore non è finito qui. Non bastava che gli esponenti di Alleanza Nazionale si fossero calati le braghe al richiamo del Berlusca; la Lega Nord ha ottenuto una valanga di voti, diventando il 3° partito d'Italia dopo PDL e PD.
Avete capito bene? Lega Nord. Un branco di persone maleducate, violente nei modi di fare e di parlare, secessioniste a livello territoriale come nessuno. Forse ciò non è chiaro agli elettori; capisco il senso di sfiducia generale nei confronti della politica ma c'era davvero bisogno di attribuire un quarto delle Camere (un QUARTO!) a persone che hanno dichiarato di voler marciare su Roma impugnando i fucili? Che hanno stappato bottiglie di champagne in quell'onorevole luogo (così dovrebbe essere) che è il Senato? Che continuano ad avere atteggiamenti razzisti nei confronti di chi non è padano come loro?
Mi rivolgo a coloro che, soprattutto al sud, hanno votato per disperazione PDL: avete capito di aver dato i voti anche a quelli della Lega Nord? Che se ne sbattono altamente del sud e dei suoi problemi?

Qualcuno dirà: "Ma quali alternative avevamo dopo il governo Prodi?". Bella domanda a cui io stesso ho difficoltà a rispondere; ma certamente la via scelta è stata la peggiore in assoluto. Non condivido alcune scelte che Prodi ha fatto per questo paese come presidente del consiglio; neanche condivido però la campagna di odio e di sconcerto che è stata condotta contro di lui (qualcosa di buono l'ha fatto e il debito pubblico è sceso al di sotto del 3%). Ora voglio vedere il signor Berlusconi e capire quanto lui e il suo entourage saranno capaci di risolvere i problemi di questo paese; hanno governato per 5 anni e i problemi ci sono ancora (non venitemi a dire che è tutta colpa di Prodi che ha governato solo per due anni). Vediamo, signor Berlusconi, se lei sarà capace di togliere la spazzatura da Napoli in tempi brevi; venga qui, venga a fare il suo consiglio dei ministri nella città partenopea, come ha dichiarato in tutta la sua campagna elettorale. Ci faccia vedere quale tocco di magia userà per questa incombenza.

Ecco l'Italia che tutti gli italiani infondo meritano; un Italia credulona, un Italia dove governa paura, morale spicciola e falso perbenismo. L'Italia del PDL e della Lega Nord dove qualsiasi rappresentanza della sinistra è scomparsa dalle aule parlamentari.

Buon divertimento a tutti. Comincia la seconda stagione dello show. Per quelli che non lo hanno voluto, non rimane che l'espatrio.

Hrotgar

lunedì 14 aprile 2008

Lunedì: serata Lost per milioni di fans

Dopo l'ottimo successo per la puntata di esordio in italiano della quarta stagione, Lost torna stasera sul canale Fox Sky con il secondo episodio dal titolo "Confermato morto" (per la cui sinossi vi invito a sfogliare a ritroso questo blog).

In questo episodio faremo la conoscenza degli amici di Naomi (Marsha Tomason), paracadutati sull'isola dall'elicottero intravisto da Jack (Matthew Fox) e Kate (Evangeline Lilly): il fisico Daniel Faraday (Jeremy Davies), il sensitivo Miles (Ken Leung), l'archeologa Charlotte (Rebecca Mader) e il pilota Frank Lapidus (Jeff Fahey).
Sono arrivati sull'isola per salvare i sopravvissuti del volo Oceanic 815 o per ucciderli tutti come dice Ben (Michael Emerson)? Presto avrete la risposta in un susseguirsi di colpi di scena e di inquietanti rivelazioni.

Intanto ottime notizie per i fan della serie cult mondiale. Gli autori infatti hanno confermato che la quarta stagione di Lost sarà composta di 14 episodi, uno in più rispetto a quelli previsti in seguito allo sciopero che ha colpito la televisione americana. In particolare, l'episodio finale sarà di ben 3 ore e gli autori di Lost annunciano il bacio più spettacolare di sempre negli ultimi minuti della stagione.

Non c'è che da restare sintonizzati per scoprirne di più. Buon divertimento.

Il fantasma dell'opera




Il fantasma dell'opera (Le Fantôme de l'Opéra, 1910) è il romanzo più popolare di Gaston Leroux, avvocato francese che esercitò la sua professione a cavallo tra l'800 e il 900.
E' la storia di ciò che accade all'Operà di Parigi alla fine del XIX secolo; la protagonista femminile è il giovane talento lirico Christine Daaè, figlia di un violinista svedese e cresciuta personalmente e professionalmente a teatro. L'ingenua e dolce Christine si lascia trascinare dalla leggenda dell'Angelo della musica che in realtà altri non è che Erik, il cosiddetto fantasma dell'opera, un misterioso e oscuro individuo dal volto in parte sfigurato e coperto con una maschera. In breve tempo Erik fa di Christine il centro di tutte le sue ossessioni amorose. Il visconte Raoul de Chagny, amico d'infanzia della giovane ragazza, assiste per caso al debutto della cantante all'Opera e in lui si risveglia l'amore e la passione che credeva sopiti da tempo. Raoul dunque si scontrerà con Erik sul suo stesso terreno, per ottenere il cuore di Christine e liberarla dalla prigionia cui l'ha condannata il fantasma. Il racconto procede tra toni dal vivido sapore horror e descrizioni appassionate dei vari ambienti del teatro, catapultando il lettore in un mondo a metà tra l'onirico e il reale, oscuro e passionale allo stesso tempo.

Andrew Lloyd Webber, compositore di fama mondiale e autore di altre opere di successo quali Jesus Christ Superstar, ne ha realizzato l'indimenticabile versione musicale che è stata in seguito portata al cinema diverse volte.
L'ultima versione cinematografica dell'opera risale al 2004 e porta la firma del regista americano Joel Schumacher con la supervisione generale dello stesso Andrew Lloyd Webber. Il risultato è un musical assolutamente imperdibile, grandiose scenografie, una ricostruzione dei set impeccabile anche grazie all'uso della computer grafica, colori vividi e brillanti; non ultimo il fascino delle canzoni e di una storia che sono oramai senza tempo. Il cast è ricchissimo e mette in risalto le doti canore dei protagonisti. Gerard Butler indossa i panni di Erik, il fantasma dell'opera, molto prima di interpretare Leonida in 300, ruolo che poi gli avrebbe dato fama mondiale. Emmy Rossum è la dolce e inguenua Christine Daaè mentre Patrick Wilson recita e canta nella parte di Raoul.
Il dvd è disponibile da tempo in tutti i negozi in un elegante cofanetto in metallo; doppio disco (il film e un disco con gli extra) e la possibilità di vedere il musical in lingua originale con i sottotitoli oppure nella sua versione in italiano (approvata dallo stesso Lloyd Webber).

In questo video potete assistere alla versione italiana del primo brano cantato da Christine Daaè al teatro dell'Operà.

Hrotgar

giovedì 10 aprile 2008

Gay nel 2008









Eccovi una serie di bellissimi baci tra gay. Siete affascinati? Bene. Siete turbati?
Parliamone insieme.

Gay
Già la parola fa tremare le fondamenta del pianeta. GAYYYYY!!!

Questo insieme di tre lettere crea imbarazzo in alcuni e se esce fuori nell'ambito di un discorso tra amici e non, altri sono sulla difensiva badando bene a misurare le parole. Ci sono persone poi che non ne parlano proprio, come se l'evitare anche di pronunciarla mette al sicuro da qualsiasi 'contaminazione'. I più considerano la cosa come un fenomeno da baraccone, tanto per farsi quattro risate. Bene, vediamo alcune semplici regole per vivere questa situazione, sia che lo siate, sia che non lo siate.

1) Prendete uno specchio, guardatevi dentro e dite....GAY.
Vi chiederete il perchè di questa sorta di autotraining. Il motivo è che anche soltanto il pronunciare questa parola può creare una sensazione di disturbo in qualcuno. Bene, ci siamo: esercizio numero 1. Guardarsi allo specchio e dire....GAY. Non una ma due, tre, anche quattro volte. Abituarsi alla fonetica di questa piccola parola potrebbe sul serio aiutarvi. Quando siete soddisfatti, passate ad una parola più difficile, che al solo sentirla pare di essere ad un congresso di medicina in cui si discute di gravi patologie. Guardatevi allo specchio e dite....OMOSESSUALE. Poi ancora ETEROSESSUALE e di nuovo OMOSESSUALE. Fin quando avvertirete una diversa vibrazione in voi stessi al proferire queste due parole, vuol dire che l'esercizio non è ancora superato e avete anocra qualche remora. Quando raggiungerete una perfetta indifferenza interiore, allora possiamo passare all'esercizio numero 2.

2) Sempre davanti allo specchio, pronunciate questa semplicissima equazione matematica: GAY= UOMO. E' pur vero che molti sedicenti uomini non sono davvero uomini nel senso generale del termine (intendo che sono senza coraggio o bastardi). Quando l'equazione vi è chiara e non vi turba, passiamo oltre.

3) GAY=ETERO. Altra chiarissima regola matematica che ai più è sconosciuta; nel senso che parliamo solo di una preferenza sessuale, niente di più. Quindi, quando si incontra qualcuno, lo si apprezza e lo si stima senza voler per forza sapere se quel qualcuno sia gay o etero. Chi se ne frega con chi va a letto? Fatti suoi, privati; se poi ve li racconta siete sicuri di avere la sua massima fiducia, senza alcun turbamento interiore dato che avete superato i primi due esercizi.

4) Accendete la televisione e osservate bene gli esempi di gay famosi che affollano i programmi. Cominciate a fare distinzioni chiare tra gay e lesbiche, dopodichè tra gay e travestiti e ancora tra gay e transessuali; sono tutte situazioni differenti tra loro.
Riguardo al fenomeno del travestitismo, in alcuni posti si tratta un lavoro, nulla di più; tuttavia ci sono molti travestiti che sono anche gay.
Tornando alla televisione, osservate alcuni personaggi. Esistono diverse tipologie di gay e di etero. Così come c'è l'etero buffone esibizionista (che però è all'ordine del giorno e non fa notizia), nello stesso modo c'è il gay saccente e fenomeno da baraccone. Ebbene dite a voi stessi: IL MONDO E' VARIO E QUESTI DIVI NON RAPPRESENTANO ALCUN PROTOTIPO GAY. Spesso la preferenza sessuale si vive nel privato, senza inutili e ridicoli esibizionismi. Passiamo oltre.

5) Se siete arrivati al punto 5, ora dovrebbe esservi chiaro che GAY=ETERO e la parola SESSO si può dire, senza offendere nessuno. Anzi lo dobbiamo urlare al mondo. SESSO. E' una cosa bella, in tutte le sue forme. Senza alcun tabù. Veniamo ora allora all'esercizio in questione. GAY non c'entra nulla con PUNIZIONE. Quindi l'essere GAY non comporta che si venga puniti da qualche serie di divinità che non hanno altro che fare che andare a caccia di omosessuali. E questo comporta che il sesso tra due uomini e due donne è la stessa cosa del sesso tra uomo e donna. E ancora, di conseguenza, che gli eventuali rischi sono gli stessi. Amore omosessuale non significa arrivo di malattie. Quelle ci sono dappertutto, anche tra gli eterosessuali; basta sempre usare la precauzione quando dovuta, sia in amore omo che in amore etero.

6) Se ne deve parlare ma fino ad un certo punto; il tutto rientra tutto nella vita quotidiana. Diffidate quindi da persone che ne parlano spesso, sottolineando spesso la loro 'tolleranza'. Sono i primi a essere insicuri sull'argomento. E poi non usate mai il termine 'tolleranza' o 'accettazione' quando si parla di qualcosa di diverso. Tolleranza significa spesso che tollerate qualcosa anche se non la capite e non volete capirla. E questo non vale solo per l'argomento 'gay' ma per tutte le diversità.

A presto con il proseguio dell'argomento; nel prossimo appuntamento cercherò di tracciarvi una piccola e simpatica parentesi storica sull'amore gay.

Hrotgar

Una nuova soap...

Più prese per il cu*o per tutti in una (im)probabile futura soap...
Tutto contornato da immancabili e stuzzicanti inciuci...

martedì 8 aprile 2008

La weirdo caduta

Osservate attentamente. Questo telegiornale americano ci propone un reportage su una sfilata di moda da qualche parte negli Stati Uniti. Tutto sembra filare liscio quando la modella 'incappa' nel giorno più brutto della sua vita. Per i giornalisti in studio questo sarà invece uno dei momenti più esilaranti mai vissuti.

Video consigliato a tutti quelli che sono felici e a quelli che hanno semplicemente bisogno di un sorriso.

Hrotgar

lunedì 7 aprile 2008

Lost - La 4° stagione da stasera su Fox Sky

Come annunciato dalla tv e dai giornali più importanti, ecco arrivata la 4°stagione di Lost in italiano, in assoluta anteprima per gli abbonati Sky.
Sky trasmetterà una puntata alla volta, ogni Lunedì sera alle 21 sul canale Fox.

Molti sanno che negli USA la quarta stagione del telefilm culto di fama mondiale è stata interrotta all'ottava puntata a causa di uno sciopero che ha letteralmente fermato le riprese degli show più importanti dei network americani. Rientrato lo sciopero, la produzione di Lost si è rimessa al lavoro per girare le puntate 9-13 e dare in questo modo una degna fine a questa 4° stagione.

Da stasera dunque anche coloro che non hanno scaricato ancora le puntate in originale con i sottotitoli in italiano, potranno seguire le vicende dei sopravvissuti del volo Oceanic 815. La prima, appassionante puntata di questa nuova stagione si chiama "L'inizio della fine" e mi riporto a quanto già scritto qui (scorrete il blog a ritroso e troverete le sinossi dei primi due episodi).

Non mancate di seguire ancora Lost. Nuovi enigmi, inquietanti risposte e grandi rivelazioni nel primo scorcio di questa 4° stagione.

Hrotgar

Sfogo omicida di natura politica - 2° parte

Come promesso, eccovi la seconda parte del mio personalissimo sfogo omicida contro i mostri che ci hanno governato e si apprestano a governarci. Dopo aver parlato dei politici del centro destra e della destra, mi soffermerò oggi su quelli del centro sinistra e della sinistra. Par condicio docet.

FASSINO - Non potevo che iniziare con lui. Il vampiro di Montecitorio, colui che vive di notte uccidendo persone innocenti e dorme di giorno in Parlamento. Quel poco di pelle attaccata al volto, quelle dite ossute che cercano solo di toccare le sue vittime, tutto ci lascia presagire che Fassino non dorme nel suo letto, bensì nel sottoscala del suo appartamento. Le sue parole sembrano convincenti e accomodanti; peccato però che ha fatto squadra con una compagine politica fin troppo eterogenea per mettere in pratica le sue idee.

FRANCESCHINI - Ineccepibile nel suo abbigliamento, impeccabile nella sua capacità di espressione orale seppur con accento bolognese. Montatura di occhiali stile anni '60 e pettinatura degna del secolo scorso. Dice cose giuste e in maniera precisa; mi domando dov'è l'inganno? Sono a tal punto disilluso dalla politica che vedo ombre anche dove in teoria non dovrebbero esserci. Franceschini è il classico politico che appare e sa apparire, il classico primo della classe che veniva preso in giro dai compagni. Valuteremo.

PRODI - Non poteva mancare il mortadella. Due volte presidente del consiglio, due volte nella polvere; è tempo per lui di darsi una ripulita e avere il buon senso di ritirarsi (tanto non gli mancheranno i soldi). La pelle appesa e la pappagorgia evidente ne fanno la mortadella nazionale; ma la cosa che mi infastidisce di più è il suo modo di parlare, sibilante, soporifero, affettato, teatrale. Ci è o ci fa? Qualunque sia la risposta, il risultato è inquietante. Prodi ha sicuramente delle capacità politiche; il suo problema è stato quello di non aver trovato un giusto equilibrio tra le esigenze dello stato e quelle della gente. Bye Bye Mortadella.

PECORARO SCANIO - Ecco l'uomo viscido per eccellenza. L'esponente dei Verdi si presenta bene, ben vestito e ben impostato nella voce, nelle proprietà verbali. Peccato che la realtà sia completamente diversa dai suoi buoni propositi. Peccato che il signor Pecoraro Scanio mi appare come uno dei peggior ipocriti della politica che abbiamo. Pare sempre convinto e deciso in quello che dice; ma sotto sotto si cela chissà cosa.

RUTELLI - Valgono per lui le opinioni che ho espresso per Pecoraro Scanio. Avete presente la storia di Dorian Gray? Ecco, Rutelli è Dorian Gray. Bello, affascinante, bella dizione, belle parole, elegante nel suo capello argenteo, profumato anche se lo vediamo soltanto in tv. Ma sono sicuro che Mr. Rutelli nasconde un quadro di se stesso nel suo appartamento, un ritratto che invecchia ogni giorno di più, man mano che il politico ci trincia le palle con le sue ipocrisie. Rutelli, faccia come Dorian; accoltelli il suo quadro e ci liberi della sua presenza.

PANNELLA - Ammetto che ogni volta che becco Pannella in tv mi sembra di vedere un essere alieno proveniente da chissà quale altro pianeta. Al di là dell'aspetto fisico (spesso, quando parla, sembra sputare in aria tipo lama sudamericano), quegli occhi spiritati mettono davvero inquietudine. Pannella sembra una pedina impazzita; o almeno i suoi colleghi parlamentari pare che abbiano questa opinione. Intanto lui conduce le sue battaglie a botta di scioperi della sete; ma alla fine è sempre lì, ultrasettantenne e pienamente in vita. Che sia davvero un alieno?

BASSOLINO - Eccoci arrivati al male impersonificato, colui che inspiegabilmente è ancora al potere nelle sue sedi nonostante sia indagato e sicuramente implicato nei danni occorsi in Campania. Lasciando perdere l'attualità, Bassolino lo paragono a Grima Vermilinguo del Signore degli Anelli, una persona viscida, sguardo furbetto e maligno, dialettica mediocre, sibilante e strisciante nei meandri della nostra politica e amministrazione. Non aggiungo altro; ha fatto tutto quello che ha fatto ma è ancora lì. Per quanto tempo ancora?

E la lista è ancora lunga....

Death Note





Avete mai pensato di uccidere qualcuno che non vi sta particolarmente a genio? Suvvia, cancellate i pensieri politicamente corretti e siate sinceri con voi stessi. Quante volte qualcuno vi ha spinto per strada o nell'autobus senza alcuna cortesia e avete liberato pensieri negativi guardando storto il colpevole?

Per tutti coloro che hanno ammesso di aver provato queste emozioni (ma anche per tutti gli altri), ecco arrivato in Italia un nuovo anime giapponese che vi lascerà di stucco.
Si chiama "Death Note" (trad. Quaderno della morte) ed è l'ennesima genialiata che arriva dalla terra del sol levante.
Death Note nasce come manga giapponese, ideato e scritto da Tsugumi Ohba e disegnato da Takeshi Obata; è stato pubblicato originariamente ad episodi sul settimanale Weekly Shōnen Jump da dicembre 2003 a maggio 2006 (per un totale di 108 capitoli) e poi raccolto in 12 tankōbon (fumetti giapponesi), in corso di pubblicazione in Italia per la casa editrice Planet Manga. In seguito al successo del manga sono stati creati una serie anime di 37 episodi e due film live action.

Death Note narra le vicende del giovane Light, uno studente universitario giapponese, il quale, per un caso assolutamente fortuito, si viene a trovare in possesso di uno strano quaderno trovato per terra in un parco; il quaderno riporta il titolo "Death Note" e nelle prime sue pagine ci sono alcune spiegazioni (scritte in inglese) sul come usarlo. Il quaderno infatti garantisce al suo possessore il potere di uccidere chiunque; basta scrivere il nome della persona in questione nel quaderno visualizzandone il volto nella mente e specificando anche la causa della morte. Light all'inizio è scettico e pensa ad una burla architettata ai suoi danni; ma ben presto il ragazzo scopre che il potere del quaderno è reale e si lascia guidare dall'intento di liberare il mondo dalla malvagità, eliminando tutti i criminali, famosi e non.

La storia è assolutamente avvicente e fa i conti con alcuni dilemmi morali profondi e attuali, soprattutto in questo periodo, quali la possibilità di farsi giustizia da soli; uccidere persone cattive ti mette automaticamente sul loro stesso piano oppure no? Light continuerà ad uccidere nella convinzione di mondare il mondo dalla malvagità della gente; intanto lui stesso si perde e ogni morte che procura è anche la morte di una parte della sua anima.

Non perdetevi perciò Death Note. Potete scaricare le puntate con Emule o Utorrent con i sottotitoli in italiano; dato l'enorme successo riscosso anche in Italia, non dubito che presto lo vedremo in italiano sulle nostre reti e in vendita nei migliori negozi. Eccovi la sigla di apertura:



Hrotgar

venerdì 4 aprile 2008

4 Minutes: il nuovo video di Madonna con Justin Timberlake

Che dire... ritmo coinvolgente, carisma, tutto curato nei dettagli.
50 anni e un fisico da paura! Buona visione!

Madonna - 4M sélectionné dans Musique

venerdì 28 marzo 2008

Gigi D'Alessio nei guai

Da Libero.it:

Un anno di reclusione per il cantante Gigi D'Alessio, otto mesi per il suo collaboratore Roberto De Maria: è la richiesta di condanna sollecitata dal pm Pietro Pollidori nel processo che vede i due accusati di lesioni personali aggravate ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone e del reato di ingiuria (solo per il l'artista napoletano) per l'aggressione subita dai fotografi Mauro Terranova e Alessandro Foggia che l'11 gennaio dello scorso anno si erano avvicinati al domicilio dell'Olgiata (zona nord di Roma) nella speranza di immortalare D'Alessio con Anna Tatangelo. La difesa degli imputati ha chiesto l'assoluzione. D'Alessio aveva proposto ai due fotografi un'offerta risarcitoria. Solo Terranova, però, ha preferito chiudere i conti accettando diecimila euro.

"Ero stressato perché ero sempre sui giornali a proposito della mia storia con Anna Tatangelo. Non ne potevo più, ho detto ai fotografi che mi ero rotto ed uno di loro ha risposto "vedi sto napoletano di m...". Così ho menato ai fotografi" così il re dei neomelodici,si era giustificato dell'accusa di lesioni. "Gli operai che stavano eseguendo lavori nella mia proprietà mi dissero di aver allontanato i fotografi. Chiesi a due miei amici di accompagnarmi da loro. Presi le loro borse e chiesi ad un fotografo di verificare se c'erano scatti, ma arrivarono prima i carabinieri e io le consegnai". Era il periodo più nero di Vallettopoli e D'Alessio ha confessato di essersi sentito ricattato e sotto minaccia: "Ero già stato fotografato con mio fratello e mia sorella e su un periodico era stato detto che erano i genitori della Tatangelo, addirittura mi avevano ripreso in mutande. Sono andato da loro pacificamente, ma sono stato offeso e ho anche ricevuto un calcio".

Non c'è che dire; pover D'Alessio, sopraffatto dalla sua stessa notorietà e fidanzato con quel mostro della Tettangelo. Che guaio, eh?

Hrotgar

venerdì 21 marzo 2008

Sfogo omicida di natura politica - 1° puntata

Siamo nel pieno della campagna elettorale e personalmente non ce la faccio più a vedere sempre le stesse facce, a sentire sempre le stesse cose, su tutti i canali, a tutte le ore e in ogni programma.
La frase che va più di moda in questo periodo è: "Noi abbiamo fatto ciò e erediamo una situazione disastrosa dal governo precedente". A questo segue l'altrettanto monotono e ripetitivo "Si ma anche voi che avete governato per 5 anni non avete fatto un granchè".
Oppure, altro botta e risposta all'ordine del giorno è: "Noi faremo questo, diciamo quello, leveremo codesto", a cui si risponde con : "Anche noi nel nostro programma facciamo questo, diciamo quello e leveremo codesto", a cui segue : "Ma l'abbiamo detto prima noi", "No prima noi".
Che spettacolo indecente per un Paese come il nostro; questi politici ammuffiti e vecchi continuano a giocare e osano ancora prenderci in giro.
Se li avessimo per le mani, che reazioni potrebbero scatenare in noi, gente pacifica e dedita ad una vita tranquilla?
Questo è un topic che vuole essere uno sfogo contro questa casta di imbecilli ipocriti. Vediamo un pò; iniziamo con....

TVEMONTI - Si presenta come il classico preside scolastico o professorino inappagato, la classica persona che deve sfogare le sue frustrazioni bacchettando a destra e a sinistra. La sua caratteristica principale è la voce; quando parla sembra di ascoltare un'anatra starnazzante (credetemi, con ciò non voglio fare torto alle povere anatre che hanno una loro intrinseca nobiltà), con l'aggiunta di una fastidiosissima R moscia. Tvemonti è uno di quegli omuncoli politici che fa della parola la sua arma più importante, una di quelle persone che parla e non dice nulla, che risponde e non risponde, evidenziando sempre un alto tasso di saccenza e ipocrisia. Istinti omicidi altissimi quando c'è lui in TV.

GASPARRI - Avete visto Star Wars Episodio I? Ebbene Gasparri fisicamente assomiglia ai Gungan (vi invito a cercarli su internet), una razza abbastanza buffa stanziata sul pianeta Naboo. Tornando a lui, è uno degli uomini più mostruosi che abbiamo mai visto; occhio smorto e leggermente strabico, capello incollato, naso adunco e labbro pendente con pappagorgia in uscita. Gasparri è una di quelle persone che ripete a memoria quello che sa o che gli dicono di dire; non ha alcuna argomentazione, unico suo intento è andare contro la sinistra e il centro sinistra. Memorabile l'imitazione che di lui ha fatto Neri Marcorè.

BUTTIGLIONE - L'orsetto Bubu al brutto. Quello che colpisce di Rocco Buttiglione, oltre alla sua insolita bruttezza e quel che di ammuffito e polveroso, è quello sguardo fisso con la stessa espressione, quel sorriso appena abbozzato di chi vuole far vedere che la sa lunga. Buttiglione è un ecclesiastico mancato, una persona che ha una sua morale (che afferma essere sua e basta ma che coincide in tutto e per tutto con quella della Conferenza Episcopale Italiana) e non lesina di esprimere questa sua morale in tutti i campi dei diritti della persona come la famigla e il matrimonio. Il suo tono di voce è parrocchiale, mellifluo, falsamente confortante; si abbina ad un costante sorrisetto che fa desiderare di mollargli due schiaffi.

BONDI - Lo zio Fester del mondo della politica è una persona accomodante sulle prime; man mano che parla e esprime il suo pensiero, cominciamo ad avere qualche dubbio. Come per Buttiglione, ha un tono di voce mellifluo anche se quando parla corre e si mangia le parole. Il problema di Bondi è che sembra una statua, un burattino, in tutte le sue comparsate televisive; il marchio di Forza Italia (ora PDL) dietro e lui che mostra un sorrisetto accomodante e dice parole che non sono sue.

BOSSI - Per carità, ci dispiace per ciò che gli è capitato, ma questo non cancella l'opinione che si ha di lui. Fisicamente spigoloso, voce roca e sguardo folle. Le sue idee sono quelle che sono; diciamo solo che proponeva, all'inizio, un distacco del nord della Penisola dal sud. Peccato, signor Bossi, che le vacanze lei le farebbe all'estero allora.

CALDEROLI - Un essere disgustoso proveniente da pianeti alieni. Flaccido, dal viso porcino, occhio folle come tutti quelli della Lega e sorriso idiota. Poco da aggiungere, valgono le stesse considerazioni espresse per Bossi. Con l'aggravante che Calderoli a volte dimentica di essere visto da milioni di persone e si lancia in annunci degni di un razzista della peggior specie. Qualche pazzo terrorista ci liberi di lui. Grazie.

SANTANCHE' - Prototipo della donna dalle palle d'acciaio, la Santanchè è quella classica 'femmina' che ti dà sui nervi. Quella che oggi, nel 2008, ancora si pone come con arroganza e pretende di dire certe cose in un certo modo solo perchè è donna. Da poco passata nella 'Destra' di Storace, la Santanchè propone chiusura totale agli immigrati (anche quelli che sono seriamente intenzionati a lavorare e vivere in Italia); come dire 'evviva la società cosmopolita'. Fisicamente è la classica babbiona, una che si trucca pesantemente per nascondere l'età che avanza. Espelliamo lei per favore.

BONAIUTI - Uno dei peggiori in assoluto, un vecchiardo anonimo che lecca i piedi del suo boss. Come per molti rappresentanti del PDL, Bonaiuti non argomenta nulla. Nelle sue numerosissime apparizioni televisive, si limita a dire che è colpa della sinistra. Ma nessuno pensa di domandargli di argomentare o proporre la sua personale alternativa. Come molti del PDL, ha un fare saccente da professorino di filosofia in pensione; mentre parla, sorride cercando di 'abbabbiarsi' il pubblico e agita le mani come un teatrante da quattro soldi.

BERLUSCONI - Poche parole per questo signore. O piace o non piace. Personalmente trovo che sia un grandissimo imprenditore ma un pessimo politico; e, senza dilungarmi sulla sequela di nefandezze che il signor Berlusconi ha o avrebbe fatto per i suoi personali interessi, mi limiterò a dire che è un pagliaccio, una persona che propone sogni e speranze (fin dai suoi primi passi nella politica), qualcuno che sa confezionare bene il niente (e ci sono persone che gli credono ancora). Si ammanta di un sorriso affabile e della battuta sempre pronta (spesso di pessimo gusto). E se notate, in ogni suo discorso, non argomenta nulla e si limita ad attaccare sempre la sinistra e i comunisti. L'età avanza anche per te, Silvio, con tutto quel botox e quel cerone in viso. Ma ci sono sempre i suoi figli!

FINI - Fini, un dilemma. Fini è uno dei pochi veri politici che esistano in Italia, siano d'accordo o meno con lui. Non capiamo dunque il motivo per cui una persona di estrema intelligenza sia sempre sotto il pacchero di Silvio e a volte cede nei suoi confronti. Fisicamente Fini si presenta come un impeccabile professore di matematica o fisica, sguardo severo e analitico, occhialino appuntato sul naso alla perfezione; il classico professore che quando entrava in classe faceva tremare tutti prima dell'interrogazione. L'arma di Fini è la parola; credo sia uno dei pochi politici che riesca davvero ad articolare un discorso usando correttamente i congiuntivi, gli avverbi e i complementi. Ha però quel fare saccente e del 'so tutto io' che lo rende insopportabile; quando parla un suo avversario, lui incalza e prende in giro mugugnando per sbeffeggiare.

Concludo qui questo primo episodio sugli sfoghi contro i politici. Come avete potuto notare, l'elenco include tutti rappresentanti del centro destra e della destra (i miei più odiati, a livello personale, indipendentemente dallo schieramento a cui appartengono). Ma dato che siamo in par condicio, nel prossimo episodio proporrò anche i politici del centro sinistra e della sinistra. Non mancate.

Hrotgar

domenica 16 marzo 2008

Maria Pia e i Superzoo

Forse qualcuno li ricorderà a Sanremo qualche anno fa, nella categoria giovani. La canzone del video è "Tre fragole", la stessa che hanno promosso alla famosa kermesse canora. Da quel momento, Maria Pia con il gruppo dei Superzoo sono scomparsi dalle 'grandi platee' pur essendo ancora seguiti da un cospicuo numero di fans.
Molto strano dato il grandissimo talento di Maria Pia e il sound accattivante del gruppo rock dei Superzoo. Oggi vanno di più i poppini neomelodici di D'Alessio e della Tatangelo piuttosto che brani musicali intriganti e interessanti come questo. Sempre considerando che è comunque una questione di gusti.
E appunto, rigustiamoci Maria Pia e i Superzoo in "Tre fragole". Una piacevole riscoperta.

Hrotgar

Illusione lavoro; un paradosso tutto italiano

Lavoro. Una parola che in Italia assume contorni mistici, onirici, quasi fantasy.
Per chi ha la sfortuna poi di nascere al sud, è una vera e propria chimera; perchè se ne parla tanto e in tutte le occasioni della nostra vita sociale ma di lavoro vero e proprio ce ne è ben poco.
L'Italia poi, paese dei burattini e dei clown, ci presenta poi un caso del tutto particolare che il sottoscritto chiamerà "Caso della contraddizione lavoro". Mi spiegherò meglio.
Il percorso 'naturale' di studi di un qualsiasi ragazzo include la scuola elementare, la scuola superiore che permette di ottenere il diploma e in seguito l'università; chiaramente questo è solo un tragitto 'eventuale' dato che in Italia molti si accontentano del diploma e si tuffano immediatamente nel mondo del lavoro.
Analizzando dati e sondaggi, apprendiamo una sconcertante verità; in questo Paese lavorano più i diplomati che i laureati. Chiaramente non possiamo generalizzare o eliminare alcuni fattori esterni che indubbiamente influiscono sulle concrete possibilità di lavoro (come, per esempio, eventuali raccomandazioni o il tipo di laurea che si ottiene o, ancora, il luogo dove si cerca attivamente lavoro). Ma la situazione, a grosse linee, è la seguente; un ragazzo diplomato di circa 20 anni ha più possibilità di essere inserito nel mondo del lavoro di un laureato in legge o in economia e commercio: fenomeno tutto italiano è quello secondo il quale un diplomato può svolgere anche un lavoro part-time non qualificato mentre il laureato è destinato alle complesse vicissitudini post lauream che sono rappresentate da concorsi, esami di stato, specializzazioni, master e via dicendo.
In pratica, un diplomato, orientativamente verso i 26 anni, ha già una cospicua esperienza di lavoro mentre un laureato in legge può arrivare ai 35 anni e non aver concluso ancora nulla.
C'è inoltre il famoso paradosso italiano. Una persona mediamente si laurea verso i 28/30 anni (chiaramente c'è chi si laurea prima e chi anche dopo); ottenuto il pezzo di carta, il laureato si butta speranzoso nel mondo del lavoro e, nelle more di specializzazioni varie, cerca di trovare un impiego anche part-time che possa permettergli di arrotondare lo stipendio. Ma la cosa è impossibile. Se si vanno a controllare gli annunci di lavoro che pubblicano le aziende su giornali e siti, scopriamo che queste sono alla ricerca di "laureati con almeno 2/3/4 anni di esperienza lavorativa in quel determinato settore"; ritornando al famoso assioma secondo il quale uno studente vede la laurea intorno ai 28 anni, com'è possibile che una persona normale possa aver acquisito un tale vissuto lavorativo in queste circostanze?

Italia, paese dei paradossi.

Hrotgar

mercoledì 12 marzo 2008

La giustizia; questa sconosciuta

Pubblico integralmente l'articolo di Caterina Mollica relativo ad una disgrazia che colpì Roma dieci anni fa: mi riferisco al crollo di un palazzo in via Villa Jacobini che ha causato la morte di 27 persone tra cui i genitori e due fratelli del presidente del Comitato Vittime del Portuense, Ferruccio Fumaselli, che in questa intervista ci racconta la sua drammatica esperienza.

"Roma. Il 16 Dicembre del 1998 alle 3.06 del mattino, crollava in pochi secondi un palazzo di via Vigna Jacobini uccidendo ventisette persone. Sono passati cinque anni da quel giorno maledetto, il dolore è ancora vivo nei familiari superstiti, negli amici e in tutti coloro che si sono sentiti vicini al dramma di questa tragedia assurda e improvvisa. Nessuno ha pagato per quelle vite, nonostante siano state individuate responsabilità precise, perché, come è noto in Italia, le autorità intervengono solo quando devono rilasciare dichiarazioni e influenzare l’opinione pubblica professando dolore, mentre la burocrazia consente a chi ha pesanti responsabilità di riuscire, sfruttando dei cavilli giudiziari, a farla franca. La tipografia Stilgraf ubicata nel palazzo si era allargata a dismisura occupando quattro appartamenti, tutti i locali commerciali al piano terra, i cortili e il grande sottosuolo provocando, con la sua attività, l’indebolimento e la disgregazione delle strutture e dei materiali. Gli inquirenti hanno stabilito che il crollo è stato provocato dallo sfondamento di un solaio, insieme a quello di un pilastro, che hanno ceduto sotto il peso di un macchinario di due tonnellate e di una montagna di carta stampata. Nonostante la loro attività abbia provocato la morte di ventisette persone, la Stilgraf esiste ancora, con i medesimi proprietari ed opera in altri stabilimenti a Pomezia utilizzando un altro nome. Dopo un lungo periodo di totale disinteressamento, il Comune di Roma si è costituito parte civile in seguito all’elezione del sindaco Veltroni: un gesto molto apprezzato da tutti coloro che sono coinvolti nella vicenda, ma ancora la giustizia non ha assicurato ai familiari i risarcimenti dovuti. Il signor Ferruccio Fumaselli è il Presidente del Comitato Vittime del Portuense. Non ha mai dimenticato il dolore che provò quella notte, quando precipitandosi insieme ai soccorritori estrasse dalle macerie i corpi ormai senza vita dei suoi genitori e dei suoi due fratelli più giovani, di soli 30 e 23 anni. Come afferma egli stesso, è un trauma che lo accompagnerà a vita. Da allora non ha mai smesso di lottare, affinché i responsabili vengano puniti e per non fare mai spegnere le luci su ciò che è accaduto, nonostante tutte le difficoltà e soprattutto le delusioni che è costretto a sopportare. “Dopo quattro anni di processo il Tribunale ha inflitto una condanna di 2 anni e 8 mesi ai colpevoli. Una condanna che suona come una beffa. La farsa è destinata ad andare avanti poiché a febbraio ricomincerà la causa dal momento che gli imputati hanno fatto appello. Non abbiamo ottenuto, fino ad oggi, alcun risarcimento economico né la possibilità di riavere l’alloggio crollato. Sono stati assegnati degli alloggi popolari agli sfollati e sia il Comune che la Regione Lazio hanno erogato un contributo di solidarietà ai sopravvissuti e agli eredi, i quali hanno versato metà della cifra nella cassa comune per finanziare le attività del Comitato. Nessuno ha accennato al recupero della proprietà immobiliare distrutta. Non abbiamo neanche la possibilità di usufruire del terreno dove crollò il palazzo, sul quale noi del comitato avevamo l’intenzione di far edificare una scuola materna. Siamo stati privati dei nostri cari, abbiamo perso la casa e le autorità sono latitanti, ci hanno abbandonato. A Foggia, dove nello stesso anno avvenne il crollo di un palazzo, la Stato ha ricostruito le case. Una disparità di trattamento ingiustificata”. Il signor Ferruccio quella notte doveva fermarsi a dormire dai suoi genitori, ma per caso decise di tornare a casa sua che distava poche centinaia di metri. Ci racconta i nitidi ricordi della notte che ha sconvolto per sempre la sua esistenza. “Alle 7 avevo un appuntamento con mio padre per una visita medica, e lui alle 11,30 mi aveva lasciato un messaggio in segreteria. Nulla lasciava presagire la tragedia, la struttura del palazzo appariva integra e un inquilino del palazzo, Massimiliano Monconi, in seguito mi disse che uscendo di casa venti minuti prima del crollo, alle 3 meno un quarto, non aveva percepito nessuna stranezza. Nella notte mi telefonò il mio amico Paolo, inventandosi una scusa per farmi scendere da casa: non voleva farmi spaventare e mi disse che il padre lo aveva cacciato di casa. Nello stesso istante mi chiamarono al citofono comunicandomi che lo stabile era venuto giù ed io mi precipitai. Davanti alle macerie avevo già percepito il dramma. Non so chi mi abbia trasmesso la forza per tirare fuori la mia famiglia dalle rovine; dentro di me chiedevo la forza proprio a loro che non c’erano più. Non esprimo la mia disperazione nel pianto, la sofferenza è dentro di me e ho perduto quel giorno metà della mia vita e del mio cuore. Anche le altre persone che hanno perso i propri cari hanno avuto forti disagi psicologici, ma nessuno li ha aiutati, dopo un simile trauma, a reintegrarsi nella società e nel mondo del lavoro, le autorità competenti ci hanno dimenticato. In questi anni ho perso il mio matrimonio, mentre i miei fratelli si sono allontanati perché non vogliono più vivere il ricordo di questa tragedia e proseguire serenamente le proprie vite. Io non ho più nessuno e quello che mi fa andare avanti sono i ricordi e il desiderio di giustizia”. I parenti delle vittime hanno dato vita ad uno spettacolo teatrale per non far mai dimenticare quello che è accaduto e diffondere una coscienza collettiva affinché drammi di questo tipo non si ripetano mai più. La rappresentazione teatrale, dal titolo “Non spostate quel mattone”, viene rappresentata ogni anno con grande successo, uno spettacolo fatto da attori non professionisti, gli stessi familiari delle vittime, con la partecipazione dell’Associazione Italiana Danzatori. Proprio per la sua spontaneità lo spettacolo arriva dritto al cuore e offre spunti di riflessione profondi...".

Poche parole da aggiungere da parte del sottoscritto; questo post serve per farvi conoscere la verità su quanto accaduto quel giorno a Roma e rendervi partecipe, tra l'altro, della terribile esperienza del signor Ferruccio Fumaselli e del suo grande coraggio di continuare a sperare per la vita e di lottare affinchè quelle vittime non vengano dimenticate e per una giustizia che in Italia, troppo spesso, è una vera barzelletta.
Ecco a voi il video su una conferenza tenuta dallo stesso Ferruccio Fumaselli.

Hrotgar

sabato 8 marzo 2008

The Jackall - Comicità amatoriale di prima classe

Si chiamano "The Jackall" e sono un gruppo di ragazzi napoletani che fanno il verso di alcuni film hollywoodiani di grandissimo successo.

Pur se realizzati in modo amatoriale, posso confermare che sono geniali e meritano davvero. Parola di Hrotgar.

Eccovi due dei filmati più spassosi. Il primo è uno sfottò del film "Io sono leggenda", inserito però in un contesto napoletano dei più attuali.

Il secondo è una parodia dei film thriller ed è incentrato su un programma Microsoft molto famoso.
Buon divertimento.

Hrotgar



Riccardo Polizzy Carbonelli - Un attore con la A



Forse se ne è parlato nei vari forum a iosa; purtuttavia sento il dovere di omaggiare questo grande attore anche nella presente sede.
Non conoscevo Riccardo prima della sua entrata in scena nella soap napoletana "Un posto al sole"; ignoravo totalmente la sua persona e i di lui lavori a teatro e in tv. Poi, improvvisamente, la sua comparsa nelle puntate della soap...ed è stata una vera e propria folgorazione.
Il personaggio che interpreta, Roberto Ferri, è un uomo d'acciaio, uno scaltro imprenditore pronto a tutto per raggiungere i suoi scopi, capace di manipolare a suo piacimento e usare qualunque mezzo per arrivare alla meta prefissata. Da subito sono rimasto affascinato dallo sguardo freddo e glaciale che Riccardo ha impresso al suo personaggio; ancor di più dal suo metro recitativo, preciso, pulito, puntuale. Ascoltare e vedere Riccardo recitare significa apprezzarne ogni aspetto, dalle battute (alcune anche piuttosto complesse) alle pause, importantissime nell'ambito recitativo. Mai, dalla sua entrata in scena in Un posto al sole, ho sentito il signor Carbonelli svirgolare, mangiarsi le parole, non dare enfasi e credibilità a quello che la sceneggiatura gli impone. Una gioia nel vederlo e sentirlo, un riconciliarsi con una delle più belle arti che abbiamo.
Ma Riccardo ha anche dimostrato di poter essere un attore versatilissimo; chiunque abbia dubitato di ciò si è ricreduto quando, nelle puntate in cui Roberto Ferri perde la memoria, il suo magistrale interprete ha impresso d'un tratto una nuova anima al personaggio, infondendogli un carattere dolce, gentile, garbato, altruista...e rendendolo, cosa ancora più eccezionale, del tutto credibile agli occhi dei telespettatori.
Le puntate della soap sono andate avanti e il personaggio di Roberto Ferri ha continuato ad evolversi e questo grazie solo alla sua bravura.
Perciò oggi, e spero di non essermi dilungato troppo, spero di aver omaggiato un attore che stimo tantissimo; un attore che ha dato (e sta dando) tutto al grande pubblico della soap opera ma che va scoperto anche nelle sue numerose prove teatrali. Un attore che spero possa regalarci altri capolavori. Il cinema, il teatro e la televisione hanno bisogno di lui.

Dal sito di "Un posto al sole", pubblico un estratto della vita e della carriera di Riccardo Polizzy Carbonelli.
"Affascinante, socievole, simpatico e sempre con la battuta pronta, Riccardo ha cominciato la sua carriera alla Scuola di Teatro "La Scaletta" diretta da Diotajuti e Pierfederici. Il suo debutto a teatro lo ha visto affianco a Salvo Randone nel Enrico IV, regia di Rossati. In quindici anni di mestiere, Riccardo ha prediletto il teatro, dimostrando di valere, e decisamente non poco, in opere come Una zingara m'ha detto, con G. Bramieri e Quattrini, regia di P. Garinei, Solo quando rido diretto da A. Lionello, Sogno di una notte di mezz'estate e La Mandragola diretto da Manfré, Ma non è una cosa seria, L'uomo, la bestia e la virtù, Casa di bambola, Candida, L'avaro, La guerra di Troia non si farà, L'importanza di chiamarsi Ernesto, Questa si recita a soggetto, tutti per la regia di I. Ghione. E ancora in Silone o la speranza, Storie di Pellegrini, regia di Bitonti, La bisbetica domata, La Locandiera, regia di Simoni, Ippolito, regia di Riccioni, I viceré, diretto da Esposti, Macbeth, regia di Ricordi e tanti, tanti altri. Ma Riccardo non si è fermato al teatro, dedicandosi anche alla televisione in fiction come In nome della famiglia con Ivo Garrani, Giancarlo Lo Prete e Nina Soldano, Un figlio a metà con Proietti, Nonno felice con Bramieri, al doppiaggio di film, cartoni animati e telenovelas, alla pubblicità e al cinema in, tra gli altri, Condannato a nozze, con M. Buy per la regia di G. Piccioni, La visione del Sabba, regia di Belloccio, Una statuina tutta di giada, diretto da Siragusa, Biuti Quin Olivia, regia di F. Martino. Il suo mestiere è per lui anche un hobby: Riccardo legge copioni teatrali e ama andare a teatro appena ha il tempo. Uomo dai mille interessi, coltiva una recente passione, quella per gli agriturismi e per il vino rosso. Ama la birra, le videocassette, il bricolage e di conseguenza va spesso dal ferramenta, suona il pianoforte, adora i prodotti d'erboristeria e di… pasticceria. Non sa usare il computer, ma, assiduo lettore di testi di tecnologia, ne conosce tutta la teoria. Da buon romanista segue il calcio e, quando il lavoro glielo permette, gioca una partita con piacere.".

Hrotgar

RATZINGERATION - 3° episodio


Eccomi tornato dopo un breve periodo di assenza causa lavoro. E posto immediatamente il terzo episodio di Ratzingeration, le frasi dell'ex cardinale Ratzinger citate alla lettera e sottoposte ad un attento vaglio critico.
Oggi ci occupiamo di uno dei casi in cui Ratzinger, pur facendo 'scomode' e gratuite citazioni, se ne distacca in seguito dicendo cose del tipo "non era mia intenzione offendere nessuno o dare alla frase quel senso". Come no. Allora perchè le cita?
In questo episodio ci occupiamo di un celebre discorso che Ratzinger ha fatto a Ratisbona, discorso che avrebbe segnato una vera e propria rivolta indignata dei musulmani di tutto il mondo. Il discorso verte su una conversazione che il dotto imperatore bizantino Manuele II Paleologo, forse durante i quartieri d'inverno del 1391 presso Ankara, ebbe con un persiano colto su cristianesimo e islam e sulla verità di ambedue. Ecco a voi la citazione di Ratzinga 3:
"egli (l'imperatore), in modo sorprendentemente brusco, si rivolge al suo interlocutore semplicemente con la domanda centrale sul rapporto tra religione e violenza in genere, dicendo: "Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava".
Bene. Tralasciando la poca eleganza di citare un passo storico del genere pur sapendo che alcuni musulmani non aspettano altro, bisogna cercare di capire il perchè diffondere proprio questo dialogo. Perchè? Qual'è il motivo? Quello di rendere più saldi i rapporti con altre fedi?
Mi sa proprio che siamo sul binario sbagliato.
Ovviamente, dopo il discorso, vista anche la sollevazione contro di tutto il mondo musulmano, Ratzinger proclamò: "Non era mia intenzione offendere nessuno, il mio dialogo è stato trafisato". Come no, ha semplicemente citato un passo in cui si dice che uno dei promotori di questa fede ha portato cose cattive e disumane. Certo, nessuna offesa.

Hrotgar

giovedì 6 marzo 2008

Top 50 gaya!

Secondo un sondaggio australiano ecco le 50 canzoni gaye di sempre... voi che ne pensate? In un'eventuale classifica italiana inseriremmo la Parisi, la Cuccarini, la Carrà...

50. Elton John and George Michael “Don’t Let The Sun Go Down On Me”
49. Dead or Alive “You Spin Me (Like A Record)”
48. Pet Shop Boys “New York City Boy”
47. Diana Ross “Chain Reaction”
46. Deborah Harry “I Want That Man”
45. Cher “Strong Enough”
44. RuPaul “Supermodel (You Better Work)”
43. KD Lang “Constant Craving”
42. Culture Club “Do You Really Want To Hurt Me”
41. Chaka Kham “I’m Every Woman”
40. Wham “Wake Me Up Before You Go-Go”
39. Paul Lekakis “Boom Boom (Let’s Go Back To My Room)
38. Kym Mazelle “Young Hearts Run Free”
37. George Michael “Outside”
36. Donna Summer “I Feel Love”
35. Dannii Minogue “This Is It”
34. Belinda Carlisle “Summer Rain”
33. Peter Allen “I Go To Rio”
32. Sylvester “You Make Me Feel Mighty Real”
31. Heather Small “Proud”
30. CeCe Peniston “Finally”
29. Madonna “Express Yourself”
28. Cyndi Lauper “Girls Just Wanna Have Fun”
27. Charlene “I’ve Never Been To Me”
26. Tim Curry “Sweet Transvestite”
25. Barry Manilow “Copacabana”
24. Barbara Streisand and Donna Summer “No More Tears”
23. Whitney Houston “I Wanna Dance With Somebody (Who Loves Me)” 22. Sister Sledge “We Are Family”
21. Queen “I Want To Break Free”
20. Dolly Parton "9 to 5"
19. Coming Out Crew "Free, Gay And Happy"
18. Village People "In The Navy"
17. Frankie Goes To Hollywood "Relax"
16. Village People "Macho Man"
15. Judy Garland "Over The Rainbow"
14. Bronski Beat "Smalltown Boy"
13. Diana Ross "I'm Coming Out"
12. Cher "Believe"
11. Gloria Gaynor "I Am What I Am"
10. Alicia Bridges "I Love The Nightlife"
9. Madonna "Vogue"
8. Olivia Netwon-John "Xanadu"
7. Kylie Minogue "Better The Devil You Know"
6. Pet Shop Boys "Go West"
5. Kylie Minogue "Your Disco Needs You"
4. The Weathergirls "It's Raining Men"
3. Gloria Gaynor "I Will Survive"
2. Village People "YMCA"
1. ABBA "Dancing Queen"

martedì 4 marzo 2008

Simboli che passione

Che l'Italia stia diventando lo zimbello del mondo, non è una notizia. Se persino Zapatero, in uno scontro tv contro il suo rivale nelle prossime elezioni politiche, afferma con soddisfazione che la Spagna ha superato di gran lunga il nostro Paese a livello economico e sociale, beh credo che sia chiaro a tutti dunque la situazione in cui attualmente ci troviamo.

Specchio di ciò è la nostra cattiva politica, fatta da cattivi politici che continuano ad attaccarsi a vicenda nello strenuo tentativo di mantenere la propria poltrona in Parlamento, fregandosene altamente delle esigenze della popolazione.

Ieri al Viminale sono stati depositati i simboli relativi ai movimenti politici per le prossime elezioni del 13 Aprile; varie agenzie ci dicono che sono stati registrati più di 170 simboli! Avete capito bene, 177 simboli, ognuno rappresentante una parte o una fazione. E' chiaro che, quando andremo a votare, non avremo 177 simboli sulla scheda dato che, dal momento della registrazione, ognuno di questi deve ottenere un certo numero di firme per diventare partito. Ciò non toglie che basta osservare la miriade di cavalli, lepri, ciucci, martelli, foglie, petali, alberi nonchè i nomi di questi movimenti, per capire che siamo davvero alla frutta.

Cominciamo questa carrellata con il "Nucleo tremmista nazionale"; il simbolo è rappresentanto da un cerchio con, al suo interno, su uno sfondo nero, un grande rombo rosso vivo che racchiude uno strano disegno geometrico di colore bianco. "E' la stilizzazione di una parola importante", spiega il fondatore del Nucleo tremmista, l'abbruzzese Battista Mazzetta. "Nel disegno -dice sottovoce con aria misteriosa- e' contenuto un messaggio subliminale che si richiama ad una parola universale". Quale? "Non si puo' rivelare: finora solo otto persone, tra cui mia figlia, sono riuscite a farlo. Non l'ho detto neppure a mia moglie", aggiunge con un pizzico d'orgoglio Mazzetta, Chi lo votera', forse, lo sapra'.
Forse che Battista Mazzetta abbia scoperto il segreto dell'isola di Lost e non vuole rivelarcelo fin quando non lo votiamo? Oppure che abbia scoperto il segreto dell'esistenza umana ma non vuole provocare uno scandalo internazionale? Dicesi puro ricatto mediatico.

Proseguiamo. Ci sono ben quattro liste che usano il nome di Beppe Grillo:
la 'Lista del grillo parlante', il 'Movimento per la rinascita della montagna - Grillo presidente', 'Disoccupati uniti - amici di Beppe Grillo' e la lista 'Beppe Grillo - parti' demucratec padan', in un misto ligure-lombardo che ci fa immaginare il Grillo nazionale brucare come una capretta nella pianura padana.

Grandioso, altisonante e assolutamente anacronistico e risibile la lista del Sacro romano impero, che reca al suo interno una frase in latino ('cives romani italici sumus') e riunisce gli esponenti del 'Sacro romano impero liberale e cattolico', i 'Giuristi del Sacro romano impero cattolico', il 'Movimento europeo liberal-cristiano' e 'Giustizia e liberta''. Cosa si propone questo partito? Cerchiamo di immaginare. Un ritorno alle crociate? Una riunificazione Italia-Germania sotto l'egida della Chiesa con incoronazione del re a Roma la notte di Natale? Ma stiamo scherzando?

Non manca ovviamente la Fiamma tricolore del 'Movimento sociale italiano - Destra nazionale - Nuovo Msi', pronta per cercare di 'infiammare' qualche nostalgico ed imbonirlo di auliche parole.

Gli animali vanno molto di moda, come se i politici siano diventati tutti una gigantesca mandria che vuole tornare alle proprie stalle con una fetta degli elettori. Ci sono dunque "il cane della lista 'Nuova alba'" (per chi ha problemi a svegliarsi, il buongiorno ce lo assicura il cane di questa lista), il cavallo bianco del 'Patto per il Sud - per le riforme' (per nitrire insieme riforme che non avranno mai luogo) e "il leone d'oro della 'Liga veneta Repubblica'"(per proposte di legge ruggenti nella laguna).
Una spiga è il simbolo del "Movimento democratico cattolico" (forse per simboleggiare l'abbondanza? Di bigotti forse?), mentre la lista de "il loto" è rappresentato dall'omonimo fiore (dato che il loto rappresenta la dimenticanza nella religione buddista, forse costoro desiderano solo appellarsi alla società intera ed essere dimenticati da tutti; diamo loro una mano in tal senso). Un giglio si accompagna alla lista della "Trinacria nella lista del 'Partito del Sud - alleanza meridionale" (antiche reminiscenze storiche, di quando il Regno delle due Sicilie veniva chiamato Trinacria...la storia sembra andare di moda, eh?).

Comici altri simboli. Il partito 'Pane, pace e lavoro', rappresentato da un logo in cui è inclusa una zattera verde spinta sui marosi dalle vele rosse, forse vuole essere il proseguio della famosa saga cinematografica "Pane amore e fantasia".

Ci sono "No ai Pacs" (più chiaro di così? Saranno mai omofobi?) e 'Socialisti per la liberta'' col motto "meno poltrone, meno auto blu uguale meno tasse" (sembra lo slogan di una casa automobilistica).

C'è la lista "Io non voto" (beh se è una dichiarazione di intenti, non votiamoli allora).

C'è la lista "Impotenti esistenziali" (mi spiace ma qui siamo alle elezioni politiche).

C'è "No monnezza in Campania" (che nel caso dovesse diventare partito, sarebbe chiamato sempre in questo modo, anche quando si spera la monnezza non ci sarà più).

Casinò Centro Italia con il tappeto da roulette vuole forse proporsi di aprire nuove slot machines e tavoli da gioco tra i Castelli Romani. L.I.R.A., libertà, indipendenza, rispetto, amore con bilancia e tricolore (beh forse potevano aggiungere qualcos'altro nel titolo, decisamente troppo corto). La lista Non remare contro raffigura un'onda che si alza (beh questa lista ci dice che è meglio restare a fare castelli di sabbia sulla spiaggia invece che andare in barca....davvero utile, non c'è che dire).

Ecco l'italietta. Ecco lo specchio di quello che siamo e sembriamo all'estero. Pura barzelletta.

Hrotgar

lunedì 3 marzo 2008

Lost - 4° Stagione - 2° episodio - Confirmed Dead




Titolo della puntata: Confirmed Dead (Confermato morto).
Puntata incentrata su: Daniel, Miles, Charlotte e Frank.

Continuano le emozionanti ed enigmatiche vicende di Lost. Nel secondo episodio arrivano sull'isola i soccorritori della nave di Naomi (Marsha Thomason). Jack e Kate (Matthew Fox e Evangeline Lilly) incontrano prima Daniel Faraday (Jeremy Davies), un fisico; poi si imbattono in Miles (Ken Leung) un sensitivo e infine in Frank Lapidus (Jeff Fahey), il pilota dell'elicottero. Nel frattempo, il gruppo guidato da Locke (Terry O'Quinn) trova nella giungla Charlotte Lewis (Rebecca Mader), un'archeologa. Mentre i nostri cercano di scoprire quali sono le reali intenzioni di queste persone, Ben (Michael Emerson) ha una rivelazione da fare.
Imperdibile secondo episodio della quarta stagione della serie che si preannuncia davvero interessante e ricco di informazioni; facciamo la conoscenza di questi quattro nuovi personaggi e da subito si realizza che forse non sono arrivati sull'isola con l'intento di salvare i sopravvissuti del volo Oceanic 815. I misteri si infittiscono, le alleanze si rompono...

Cercherò di essere più chiaro per quanto concerne lo scaricamento di questi episodi di Lost. Per scaricarli avrete bisogno di Emule e di registrarvi ad un sito che vi permette di aprire automaticamente emule e scaricare il file giusto.
Registratevi ed entrate in questo sito: http://www.dduniverse.net/ita/viewtopic.php?f=324&t=3396385

Una volta che vi siete registrati, sarete in grado di entrare in questo link indicato sopra; è la pagina dedicata alla quarta stagione di Lost. Scorrete la pagina fino a quando non dice in grassetto: Episodio 2 "Confirmed Dead".
Sotto questa scritta troverete numerosi collegamenti. Cliccate dove dice "Video HDTV"; una volta cliccato vi si aprirà automaticamente emule e dovrete aspettare che il file venga scaricato.
Per quanto concerne i sottotitoli in italiano, la procedura è la stessa; sempre dove dice Episodio 2 "Confirmed Dead", subito sotto, cliccate il collegamento dove dice SUB ITA (non importa quale dei due) e anche qui si aprirà emule che vi metterà in coda per il download.

Per qualsiasi aiuto tecnico, non avete che da chiedere.
Intanto gustatevi il trailer dell'episodio.
Hrotgar