venerdì 29 febbraio 2008

Lost - Quarta stagione - 1° episodio - The beginning of the end




Titolo: The beginning of the end (L'inizio della fine)
Puntata incentrata su: Hurley

Come promesso, eccovi in anteprima gli episodi della tanto attesa quarta stagione di Lost. Il primo episodio si intitola "L'inizio della fine" ed è incentrato su Hurley (Jorge Garcia).
Mentre Jack (Matthew Fox) riesce a comunicare con i soccorsi sulla nave di Naomi (Marsha Thomason), Desmond (Henry Ian Cusick) comunica al gruppo che Charlie (Dominick Monaghan) è morto nella base sottomarina. Nel frattempo arriva l'elicottero coi soccorsi...

Prima scoppiettante puntata della nuova stagione di Lost che si collega direttamente a quando accaduto nel finale della terza serie. Gli autori hanno impresso un ritmo serrato e veloce; sembra quasi che vogliano iniziare a chiudere il cerchio e raccontare per davvero l'inizio della fine di questa grande avventura. In più eccoci presentato nuovamente un meccanismo che abbiamo appena assaporato alla fine della terza stagione; non più flashbacks ma flashforwards, vale a dire visioni di ciò che accadrà ad alcuni personaggi in un prossimo futuro. Le atmosfere si fanno più cupe e misteriose, nuovi inquietanti enigmi, il dolore per la perdita di Charlie e un'unica domanda: chi sono davvero le persone che stanno per arrivare sull'isola dalla nave di Naomi in loro soccorso? Ha ragione l'inquietante Ben (Michael Emerson) quando dice che queste persone vogliono uccidere tutti? Oppure le intenzioni di Naomi sono giuste?
L'attesa è finita, la prima bellissima puntata della quarta stagione di Lost vi condurrà per nuove misteriose vie alla scoperta dei segreti dell'isola e di ciò che si cela nel profondo dell'animo di questi personaggi che abbiamo imparato ad amare.

Per scaricare i nuovi episodi con i sottotitoli in italiano, io e Narci vi consigliamo vivamente questo sito:
http://www.dduniverse.net/ita/viewtopic.php?f=324&t=3396385

Per entrarci dovete iscrivervi. In seguito vi basterà cercare la serie che preferite (in questo caso il link sopra vi indirizza nella sezione della 4° stagione di Lost), cliccare sul collegamento relativo all'episodio che vi interessa e, dopo aver cliccato, emule vi metterà in coda per scaricare.
Per qualsiasi domanda e per aiuti per il download non avete che da chiedere. Siamo a disposizione.

Intanto gustatevi il trailer.

Hrotgar


Sanremo - La terza serata

La terza serata di Sanremo, per molti versi, è sempre stata quella più interessante e questo per una ragione ben precisa; esibendosi nei famosi duetti con altri artisti e riarrangiando il pezzo, spesso i brani musicali che gli spettatori hanno giudicato di un piattume mai visto nelle prime serate, acquisiscono nuovo fulgore.
Così è stato anche per questa edizione del festival; nel panorama a dir poco desertico a livello musicale, ecco spuntare fuori interessanti duetti e arrangiamenti musicali alcuni dei quali assolutamente irresistibili...tanto che viene fuori una domanda spontanea: ma gli artisti presenti non potevano presentare il pezzo fin dall'inizio in questa versione?
Inutile dire che non tutti hanno beneficiato di questo miglioramento, segno incontrovertibile che quando la canzone è brutta è davvero brutta.

Loredana Bertè e IVANA SPAGNA - Come già scritto nel post precedente, un'accoppiata horror che funziona, grazie anche al brano rock copiato. L'arrangiamento non è cambiato rispetto alla seconda serata e la voce di Spagna impreziosisce un pezzo che avrebbe funzionato se fosse rimasto in gara. Una delle migliori anche se fuori gara. VOTO 6

Eugenio Bennato e PIETRA MONTECORVINO - Bennato si accoppia con la 'bestiale' Montecorvino dalla voce ruggente. Il pezzo, che già risaltava nella sua versione originale, in qualche modo decolla anche grazie alle minacce canore della donna. Splendido il sottofondo rappeggiato di un ragazzo corista assoldato dal cantante. VOTO 6 e mezzo

Anna Tatangelo e MICHAEL BOLTON - Lasciando stare inutili disquisizioni e concentrandoci sul pezzo, niente di nuovo per la 'quarantenne' Anna. Il pezzo è lo stesso, banalissimo nei suoi accordi musicali e nel testo. Michael Bolton canta la sua parte in inglese e realizziamo che, a livello di melodia, il brano della Tatangelo è uguale ad altri 3000 che abbiamo già ascoltato nel mondo. VOTO 3

Giò Di Tonno e Lola Ponce con i LOS VIVANCOS - Non c'è stato duetto qui. O, per meglio dire, i due cantanti Disney si sono fermati nel bel mezzo della canzone consentendo a un gruppo di sexy ballerini di flamenco di esibirsi. Poco da dire, il pezzo è lo stesso, tratto da un musical: continuo a pensare che abbia poco senso. Melodia e testi assolutamente essenziali. VOTO 4

Mario Venuti con i DENOVO - Mario Venuti si presenta sul palco dell'Ariston con il suo gruppo originario degli anni '80, i Denovo. Poco cambia, il pezzo è arrangiato nella stessa maniera in cui l'abbiamo sentito nella seconda serata. Ho la netta sensazione che Mario Venuti abbia esagerato con la tonalità del brano e non ce la faccia. Comunque niente di che. Mediocre. VOTO 4 e mezzo

Sergio Cammariere con GAL COSTA - Sicuramente uno dei pezzi che ha brillato di più nella versione 'duetto'. Il Cammariere ha chiamato niente poco di meno che il mito della musica popular brasileira Gal Costa, diva della bossanova. Non sarà certo uno dei pezzi più originali di Sergio, ma già dai primi accordi ci lasciamo trascinare dal calore di questo samba delicato e sensuale. VOTO 7

Amedeo Minghi con GIULIA DE DONNO e STEFANIA CUNEO - Nessun duetto canoro per Minghi che si presenta accompagnato dall'arpista Giulia e pianista Stefania. Il pezzo, anonimo, è lo stesso (forse leggermente rallentato). L'arpa e qualche accordo di piano non riescono a tirarlo su. VOTO 5

Mietta con i NERI PER CASO - Altra artista che ha beneficiato della versione duetto. Cantano a cappella e la canzone acquista un senso. Continuo a pensare che Mietta ha una bellissima voce ed è un pò sprecata per questi poppini esili esili; ma con i Neri per Caso, la cantante si lascia andare a vocalismi blues e il pubblico si diverte. Brava. VOTO 6 e mezzo.

Little Tony con i GIPSY KINGS - Il sound familiare del gruppo accompagna il brano dell'affermato e stagionato cantante che, per l'occasione, è stato completamente rivoluzionato; sembra appunto una canzone dei Gypsy Kings. Carina, simpatica, ma nulla di più. VOTO 5 e mezzo.

I Finley con BELINDA - Il brano rock melodico dei Finley viene corroborato dalla presenza di questa famosissima e giovanissima cantante sudamericana. L'arrangiamento è lo stesso, lei all'inizio stenta a inserirsi nella canzone; poi quando arriva il ritornello, la voce della cantante viene fuori. Nulla di nuovo. Appena sufficiente. 5 e mezzo.

Fabrizio Moro con CURRERI degli STADIO - Ammetto, non è il mio genere. Nè il brano originale del Moro, nè la versione con la voce dello storico cantante degli Stadio. Il brano è sempre lo stesso, lento, strillato, già sentito. Al più sembra una canzone del famoso gruppo emiliano.
VOTO 4

Gianluca Grignani con i NOMADI - Ammiro tantissimo il gruppo dei Nomadi e, come era da aspettarsi, il banalissimo e ascoltabile brano di Grignani si trasforma e migliora diventando un brano country rock dei Nomadi. Poco da aggiungere se non che mi chiedo perchè non abbiamo sentito da subito cantare il famoso gruppo che ogni anno fa concerti in tutta Italia. VOTO 6

L’Aura con il collettivo REZOPHONIC - L'Aura canta sul palco con questo collettivo che include artisti e musicisti provenienti da diversi gruppi italiani, emergenti e non. Il brano non ha cambiato arrangiamento, è molto orecchiabile e non certamente uno dei suoi migliori. La versione duetto poco cambia. VOTO 5.

I Tiromancino con il sax di STEFANO DI BATTISTA - Tiromancino torna e ci ripropone il suo brano dallo spiccato gusto sociale. Il duetto è con il saxofonista Stefano di Battista; ma il pezzo non è quello giusto per far risaltare questo connubio. Per il resto, la canzone è rimasta invariata; tema importante ma canzone latitante. VOTO 5.

Tricarico con il MAGO FORREST - Si presenta sul palco completamente fatto ma suppongo che questo aiuti a calarsi nella dimensione surreale del suo pezzo che non ha subito nessuna variazione. Simpatico l'abbinamento con il Mago Forrest che, dietro il cantante, sembra scorrere come la pellicola di un film muto. Omaggio finale a Steve McQueen. VOTO 5.

Toto Cutugno con ANNALISA MINETTI - E' difficile cercare di rimanere svegli se Toto presenta una canzone banalissima, in una versione duetto ancora più banale e, in più, esibendosi oltre l'una di notte. Tutto quello che immaginate è. VOTO 3.

Frankie Hi-Nrg con SIMONE CRISTICCHI - Il rapper Frankie chiama in suo aiuto l'amico Cristicchi, proponendo il suo rap attraverso una metaforica partita a scacchi sul palco dell'Ariston. Il brano non è stato riarrangiato ma si giova della co-voce di Simone. Simpatico. VOTO 6.

Max Gazzè con PAOLA TURCI e MARINA REI - Il pezzo che ne ha guadagnato di più. Signori, si parte da un ottimo brano del Gazzè; se poi ci aggiungiamo le voci inconfondibile di Paola Turci alla chitarra e Marina Rei alla batteria, il mix è assolutamente esplosivo. Continui cambi di tono, musica intelligente e sofisticata. Da riascoltare ancora. VOTO 8.

Michele Zarrillo con PAOLA E CHIARA - Il problema di questo brano è che è davvero brutto. Non basta il timbro vocale zarrilliano a tirarlo su, tantomeno l'intervento delle sorelle amanti Paola e Chiara in versione simil Madonna. VOTO 4.

Paolo Meneguzzi con TONY HADLEY degli Spandau Ballett - Il poppino adolescenziale straziante del Meneguzzi non subisce alcun cambiamento. Anzi peggiora, dato che lo stonato artista si trova affianco una leggenda del pop anni '80, un simpaticissimo Tony Hadley degli Spandau Ballet che a stonare non ci pensa proprio. Davvero inascoltabile. VOTO 3.

Hrotgar

Streghe

Sanremo si tinge di horror. Ieri, la terza serata del festival della canzone italiana si è aperto con l'arrivo sul palco di due streghe: Loredana Bertè e Ivana Spagna. La prima, fresca fresca di squalifica, inguainata in un moderno top di pelle e una gonna con veli neri stile strega dell'est del Mago di Oz. La seconda in versione profitterolles con acconciatura anni 50.
Godetevi questa imperdibile esibizione; la musica è praticamente identica ad una canzone della fine anni 80; peccato, non era affatto male. Buon divertimento.

Hrotgar

giovedì 28 febbraio 2008

Lost - La 4° Stagione


Dopo qualche mese di attesa, eccoci tornati con il telefilm che senza dubbio ha stravolto ogni regola di regia e sceneggiatura.
Stiamo parlando ovviamente di Lost, giunta alla sua 4° stagione. In Italia la vedremo su Sky nella tarda primavera (Raidue la trasmetterà nel prossimo autunno); ma alcuni accaniti fans, il sottoscritto compreso, già stanno seguendo le intricatissime vicende dei sopravvissuti del volo Oceanic 815.
Il canale americano ABC sta attualmente trasmettendo la tanto attesa 4° stagione di questa serie ormai leggendaria. 4° stagione che ha avuto una gestazione piuttosto complessa. Nelle intenzioni degli autori, Damon Lindelof e Carlton Cuse, doveva essere composta inizialmente di 16 episodi; tuttavia, nel bel mezzo delle riprese, è arrivato il famoso sciopero degli sceneggiatori che ha colpito tutta la televisione americana. Risultato? Riprese interrotte a metà, solo 8 episodi girati, fans del mondo intero in subbuglio pregando gli autori di continuare a girare e completare la stagione. Solo un paio di settimane fa lo scioperto è rientrato e i produttori della serie hanno annunciato trionfalmente che le riprese ricominceranno a breve; in totale verranno girati 13 dei 16 episodi previsti all'inizio ma con la certezza che avremo un gran finale.

Dov'eravamo rimasti? I fans di Lost hanno assistito a bocca aperta al grandissimo finale della 3° stagione. Mentre Jack porta i sopravvissuti alla torre radio per interrompere la registrazione della Rousseau e cercare di comunicare con la nave di Naomi, una ragazza piovuta dal cielo per venirli a salvare, Charlie si sacrifica sott'acqua spegnendo un dispositivo che permette ai nostri eroi di comunicare finalmente con la nave di Naomi; prima di morire però viene accidentalmente a sapere che i soccorsi in questione non sono stati mandati da Penelope Widmore, ex fidanzata di Desmond. La stagione finisce con uno dei migliori colpi di scena di sempre; quello che sembrava un flashback di Jack si rivela essere invece un flashforward, vale a dire un'anticipazione di quello che accadrà nel futuro di alcuni personaggi che abbiamo imparato ad amare; vediamo quindi un affranto Jack che, in un futuro vicino o lontano, cerca di convincere Kate a tornare sull'isola.
La terza stagione finisce così e noi ci sentiamo ancora più confusi e piacevolmente trascinati da questa serie che non smette mai di stupirci.

E ora? La quarta stagione, nelle intenzioni degli autori, rappresenta l'inizio della fine; la sua prima puntata infatti, vista negli States da più di 16 milioni di telespettatori, si intitola "The beginning of the end" e già dalle prime battute ci fa capire che gli autori di Lost fanno sul serio e nulla più sarà come prima. La serie comincia esattamente dove l'avevamo lasciata; Jack finalmente riesce a comunicare con i soccorsi sulla nave di Naomi mentre i nostri sopravvissuti dovranno fare i conti con la morte di Charlie: un crescendo di azione, suspence, enigmi, risposte e un turbinio di sensazioni che lascerà lo spettatore senza fiato.

Per chi non volesse attendere la trasmissione italiana della 4° stagione, annuncio che nei prossimi giorni avrete la possibilità di scaricare i nuovi episodi, in inglese con i sottotitoli in italiano. Presto vi daremo maggiori informazioni al riguardo. Restate sintonizzati.
Hrotgar

Hard Candy: il nuovo album di MADONNA dal 29 aprile

L'ultimo album di Madonna per la sua storica etichetta Warner Bros. si chiamerà "Hard Candy" e uscirà il 29 aprile, come confermato ieri dall'agente della cantante.

Il disco, che conterrà canzoni come "Candy Store" e il primo single "Four Minutes To Save The World", è il seguito di "Confessions on a Dance Floor", che ha debuttato al numero uno della classifica pop americana nel novembre 2005.

Il titolo e la data di uscita sono stati inizialmente pubblicati dal sito di Entertainment Weekly (http://www.ew.com) e i dettagli sono stati poi confermati dalla portavoce di Madonna, Liz Rosenberg.

"Hard Candy" sarà l'ultimo album di Madonna per la Warner Bros. prima che entri in vigore un accordo decennale con la Artist Nation per l'incisione di album, tour e merchandising, nuova iniziativa lanciata dal promoter di concerti Live Nation.

Sanremo: esclusa Loredana Bertè

La canzone "Musica e parole" di Loredana Bertè è stata esclusa dal Festival di Sanremo. Lo ha reso noto l'organizzazione. La Siae ha ufficialmente confermato delle "identità" tra il suo brano e il pezzo "Ultimo segreto" del 1988. Su richiesta del direttore artistico Pippo Baudo la cantante continuerà però ad esibirsi durante la manifestazione nelle serate di giovedì e sabato.

Nella conferenza stampa indetta per annunciare la decisione, Pippo Baudo si è detto molto amareggiato. "Con grande amarezza ho dovuto dire a Loredana che dovevamo escluderla dalla gara" ha spiegato il direttore artistico del Festival.

Baudo ha aggiunto che la Bertè "ritiene di essere stata ingannata dai due autori Alberto Radius e Oscar Avogadro e anche dall'editore". Quando Baudo è andato da lei nella sua stanza d'albergo, la cantante si è disperata per quella che era una decisione inevitabile.

Ma proprio perché, a quanto pare, lei stessa è vittima di questa situazione, Baudo ha fatto di tutto per "adoperarsi per farla partecipare fuori gara al Festival". "Rimandarla a Milano - ha aggiunto - sarebbe stata una sconfitta per la sua vita. Personalmente - ha concluso il direttore artistico - ho telefonato a Radius (uno degli autori della canzone, ndr) che è però caduto dalle nuvole. Si è arrampicato sugli specchi, ha detto che non si ricordava, che lui scrive tante canzoni".

A Baudo ha fatto eco Raveggi, capo struttura di Rai Uno: "Tutti gli autori dei brani in gara firmano un documento che certifica che le canzoni abbiano i requisiti per partecipare alla gara - ha detto -. In questo caso Radius e Avogadro hanno dichiarato il falso. La Rai si riserva di adire le vie legali nei confronti dei due autori e dell'editore che è lo stesso sia di quello del 1988 che di quello della Bertè".

Ultimo segreto


Musica e parole


IDENTICHE!!! O_O

Il bacio gay di Daniel Radcliffe

Daniel Radcliffe è stato baciato da un attore ed autore di testi di programmi Bbc James Corden. Il 'fattaccio è avvenuto mentre il giovane Radcliffe accettava un premio per la performance nella piéce teatrale "Equus", dove è apparso nudo. L'attore si sta preparando per il ruolo di una spia gay per il remake di "Another Country", girato nel 1984. Quale migliore occasione per mostrare al pubblico di esser già pronto per la parte?

James Corden e Daniel Radcliffe sono rimasti avvinghiati nell'appassionato bacio per diversi secondi, tra lo stupore dei presenti alla cerimonia dei Whatsonstage Awards, consegnati domenica sera a Londra dall'omonimo sito specializzato in eventi teatrali. Daniel ha ricevuto ben due premi per Equus: miglior esordiente 2007 nel West End e per l'Evento teatrale 2007.

Il giovane attore è rimasto inizialmente interdetto dal moto passionale di Corden, ma poi ha contraccambiato, abbracciando e restando incollato alle labbra dell'entusiasta collega, che ha 29 anni.

Parlando alla presentazione stampa del suo ultimo film "December Boys", Daniel ha dichiarato: "Non ho mai interpretato un gay, ma perché non c'è mai stata l'occasione. Ma se la sceneggiattura è fatta bene perché non accettare? Penso potrei solo migliorare come attore". Insomma Harry Potter è cresciuto e non perde occasione per dimostrare di essere di 'larghe vedute'.

Ecco il video...

mercoledì 27 febbraio 2008

Frank Head. Una luce a Sanremo

Signori, tra le pochissime luci a Sanremo. Riviviamo insieme la performance dei Frank Head e della loro travolgente "Para Parà Ra Rara". Persino il pubblico mummificato dell'Ariston applaude. Finalmente la musica ha un senso, invece di quelle palle bestiali.
Hrotgar

I cavalieri dello zodiaco






"Saint Seiya".

Ecco il titolo originale dei mitici "Cavalieri dello zodiaco". Un manga e un anime che hanno avuto un successo internazionale e che oggi continuano ad appassionare milioni di fans in tutto il mondo.
Il manga, pubblicato sulla rivista Shonen Jump, consta di 28 volumetti ed è stato pubblicato in Giappone ininterrottamente tra il 1986 e il 1990 dal suo autore, Masami Kurumada.
Nello stesso periodo, Kurumada ha affidato alla Toei Animation l'incarico di curare la trasposizione a cartone della sua opera.
L'anime, la versione a cartone, consta di 114 episodi che in Italia sono andati in onda per la prima volta su Odeon TV e Italia 7 dal 1990, replicato poi numerosissime volte. Soltanto recentemente Mediaset ne ha acquisito i diritti apportandovi però tagli e censure.
La versione italiana è unica nel mondo; sono stati apportati dei cambiamenti nei nomi dei personaggi e il doppiaggio storico è assolutamente sublime, con tocchi di linguaggio aulico e teatrale.
Ecco un piano esemplificativo in cui è suddiviso il manga e il cartone:
  1. Le guerre galattiche. Pegasus e compagni si incontrano e combattono a Nuova Luxor per vincere l'armatura d'oro del Sagittario.
  2. I cavalieri neri. Phoenix ruba l'armatura d'oro. I nostri eroi devono recuperarla e si imbattono nei temibili cavalieri neri.
  3. I cavalieri d'argento. Pegasus e compagni si difendono dall'attacco dei primi sicari del Grande Sacerdote Arles.
  4. I cavalieri d'oro. La mitica corsa per le 12 case per salvare Lady Isabel colpita dalla freccia d'oro.
  5. Asgard. I cavalieri dello zodiaco si trasferiscono nelle terre del nord per affrontare Hilda e i God Warriors.
  6. Poseidone. Lady Isabel viene rapita da Poseidone. Battaglie sottomarine per Pegasus e compagni.
  7. Hades. Ultima battaglia per i nostri eroi. Stavolta contro il re dell'oltretomba.


Nel 2001 la Toei Animation si è riunita per realizzare l'ultimo capitolo della saga dei cavalieri, Hades, che per ragioni economiche non si era potuto produrre alla fine degli anni 80. Attualmente in lavorazione, sono stati trasmessi 13 episodi (relativo al Santuario) e altri 12 (relativo all'Inferno); a breve i rimanenti 6 episodi dell'Elisio che concluderanno la saga.

Sono stati realizzati anche dei film, i primi 4 fuori continuity e l'ultimo un proseguio di Hades.

Nella speranza di essere stato esauriente e con il proposito di tornare a parlare dei mitici cavalieri, analizzando episodio per episodio e divertendoci insieme, vi posto questo filmato di youtube dove potete assistere al progetto di questi amici che hanno ridoppiato la serie in chiave comica: questo è il trailer in chiave comica delle 12 case.
Hrotgar

RATZINGER-ATION: 1° episodio



Si legge "Ratzingerescion" ed è il primissimo appuntamento con Ratzinger e le sue ilarissime battute.

Piccolo avvertimento prima di leggere:


  1. Trattasi di citazioni alla lettera di quanto detto

  2. Ratzinger è un uomo. In quanto tale passibile anche di critiche senza paura di improvvisi fulmini dall'universo

  3. Assomiglia vagamente all'Imperatore di Guerre Stellari. Per chi ha visto la mitica serie, sa quel che dico. Man mano che va avanti, delle inquietanti occhiaie nere sono visibili sotto i suoi occhi.

  4. Nel leggere le sue involontarie battute, ho cercato di farvi riconoscere il suo accento. Ho sostituito quindi le sue R con le V.

Passiamo alla citazione del giorno.


Durante un'udienza di un mercoledì del Papa in piazza San Pietro, Ratzinger ci ha illuminato sulla figura di San Giovanni Crisostomo, vescovo di Costantinopoli, e ci ha ricordato quanto accaduto nel 387 d.C, durante la "rivolta delle Statue".


"Il popolo abbattè le statue impeviali, in segno di pvotesta contvo l’aumento delle tasse", ci dice Ratzinga 3....poi, esibendo un sorriso tutt'altro che rassicurante, continua, "Si vede che alcuni covsi della stovia non cambiano...".


Bene, è proprio vero che a Ratzinga non viene dato il permesso di parlare, neanche di politica italiana. Sempre durante questo discorso, ha inoltre ricordato anche le prediche sul matrimonio del vescono Crisostomo, affermando che "Gli sposi ben pvepavati sbavvano la via al divovzio e tutto si svolge con gioia e si possono educave i figli alla vivtù".


Ergo, possibilità di divorzio cancellata, famiglia del Mulino Bianco e figli di divorziati e separati non virtuosi.

Alla prossima puntata di....RATZINGERATION


Hrotgar

Drag Tatangelo




Extraland....là dove nessuno è mai giunto prima

Non mi dilungherò molto. Con questo post voglio soltanto dare il benvenuto a tutti sperando di suscitare il vostro interesse e darvi quante più informazioni possibili su ogni argomento con uno stile ironico e intelligente.
E soprattutto, il mio più sentito grazie a NarcisoLunatico che mi ha dato questa possibilità.

In bocca al lupo....
E come dice la celebre frase intro di Star Trek, "per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima".

Hrotgar

Sanremo - 1° serata: cronache dal deserto del Gobi

Premetto che guardo Sanremo per farmi quattro risate, non certamente perchè speri nelle belle canzoni. E' dai tempi di Fazio che Sanremo non sforna più un solo cantante o una sola canzone degna di nota.Bene, ecco la mia personalissima cronaca della serata.
Accendo su RaiUno, sono come al solito curioso anche se consapevole esattamente di cosa aspettarmi. La meravigliosa orchestra della RAI attacca a suonare ed ecco la bellissima (come sempre) scenografia, tra il classico e il futuristico con un gigantesco diamante come pedana su cui si esibiranno i cantanti. Le scale sono eccezionali, sembrano onde e fasci di luce e gli artisti, scendendo, pare che volino sulle nuvole. Tutto grandioso.
Ed ecco comparire Baudo in cima alle scale....no un attimo, non è lui, è più basso. Chi è? Un superospite? Di già? All'inizio della puntata? Forse Chiambretti? Eccolo che scende le scale, è ancora in ombra, ha un microfono in mano. L'orchestra intona 'Nel blu dipinto di blu' e una voce comincia a cantare; ed ecco che i peggiori incubi trovano realizzazione. E' MORANDI!!!!Un brivido di terrore, il pensare "ma questo che ci fa qui? Perchè non decide di ritirarsi? Lui e i Pooh, facciamo tutte e due?".Gianni canta, la versione di 'Volare' stenta a decollare ma credo sia dovuto all'interpretazione dell'artista; poi piano piano l'orchestra si apre e Morandi anche....e ammetto onestamente che questo sarà uno dei pochissimi punti alti della serata.

Morandi fortunatamente ci risparmia le parole post-canzoni e va via. Ecco entrare Chiambretti in un cafonissimo giacca bianca-pantalone nero-scarpe bianche. Comincia a fare il mattatore e mi strappa qualche sorriso (in particolare se la prende col direttore d'orchestra). Poi ecco un'invasione di Pippi Baudo (scena altamente inquietante e grottesca) e finalmente, quando pensavo che il festival l'avrebbe presentato Piero, ecco sbucare dal pavimento Pippo Baudo. Quest'anno sua Pippità ha un problema; viene letteralmente surclassato, in quanto a parole, da Chiambretti. Ma dove sono le vallette? Per ora ancora nulla.Dopo qualche battuta di troppo, ecco finalmente iniziare la gara canora. Primo cantante big è....

PAOLO MENEGUZZI- Mi aspetto esattamente quello che è. Il Tiziano Ferro dei poveri in versione annacquata ci ha abituato ormai sempre ai soliti pezzi. Questi poppini adolescenziali che giusto qualche ragazzina in erba può apprezzare. La canzone si chiama 'Grande'. Solita melodia e lui stona forte, non si può sentire. Il pezzo dura poco ma sembra un'eternità da quando è iniziato. Paolo si sforza e prende altre stecche. Banalissimo. VOTO 3

Arriva Andrea Osvart, la valletta ungherese. Entra in scena con un balletto in cui finge di essere 'acchiappata' da una serie di ballerini assetati di sesso; in più canta dal vivo, stona alla grande, va fuori melodia....ma è molto carina e le si perdona tutto. Ed ecco sua Pippità che l'aggancia e le sbava addosso (sbaverà e farà il marpione rattuso con lei tutta la serata). Andrea ci spiega che è entrata in Italia facendo la domestica....e io mi chiedo: chi ha avuto la fortuna di avere la Osvart domestica nel nostro paese?Ma andiamo avanti. Arriva il primo gruppo dei giovani.

MILAGRO- Sono due ragazzi, chitarra alla mano, seduti sul palco. Sembrano simpatici e la chitarra acustica mi fa ben sperare. La canzone si chiama "Domani". Me la sono già dimenticata. Poppino alla 'Zero Assoluto' con il Milagro 1 che canta e l'altro che accompagna. Comunissimo, già sentito, dimenticabile. Ma meglio di Meneguzzi, almeno non stonano. VOTO 4
Segue la big....

L'AURA- Quando viene annunciata, ho un sussulto. Pur essendo la copia spudorata di Elisa che a sua volta copia Tori Amos, L'Aura è una giovane di talento dotata di bellissima voce e con canzoni con ottimi arrangiamenti. Sembra vestita per casa, ma continuo a sperare per il meglio. La canzone si chiama "Basta". Inizio sottotono, poi si apre nel ritornello. Ha scritto e cantato di meglio; nonostante i finissimi gorgheggi, niente di eccezionale anche se, nella povertà di quello che ho ascoltato prima (e che ascolterò dopo), rimane una delle migliori....ma ci vuole poco. VOTO 5 e mezzo.Tornano i giovani con....

ANDREA BONOMO- Arriva sul palco brillantissimo e col capello unto fino all'inverosimile. E porta la canzone 'Anna'. Inizia il brano e dai primi accordi subito l'associo a 3000 pezzi che ho già ascoltato. Fortunatamente il brano è ritmato e non viene sonno. Ma il testo è di una banalità sconcertante: è un elogio a questa donna, la famosa Anna. La musica, trita e ritrita, va avanti e alla fine gli strumenti si fermano e il nostro Bonomo ci rivela che la Anna in questione è....sua madre! Sono sbigottito, non ho parole....la cosa mi fa ridere ma ammetto che l'idea funziona (l'unica cosa che funziona in questo pezzo). Il complesso amoroso di Bonomo per la madre merita un....VOTO 5Ritorniamo ai big con....

TOTO CUTUGNO- Signori, qui ho temuto....già a vederlo, in giacca e pantalone lucidi, ho pensato "chissà che palle sarà sta canzone....ma perchè è tornato? La musica aveva davvero bisogno di rivederlo?".E il risultato....è esattamente quello che avevo paventato. La canzone si chiama "Un falco chiuso in gabbia". Poppino fine anni 80, tristissimo nel pezzo e nei testi. Nel ritornello tenta di dare e darsi una carica ma non funziona proprio. Tutto molto triste, davvero. Alla fine ringrazia che c'è il Festival....fa bene, altrimenti non ne avremmo mai sentito parlare. VOTO 3
Sempre tra i big, il Pippone annuncia il rapper....

FRANK HI-NRG - Il brano si intitola 'Rivoluzione'. Non sono mai stato un appassionato del genere rap ma saluto l'arrivo di Frankie con gioia dato che so che finalmente ci sarà un brano veloce, ritmato. Le mie aspettative non sono deluse. Partono accordi alla Ennio Morricone, il ritmo rap sale e Frankie ci snocciola questa canzone in salsa sinistroide, inveendo a ragione contro un Stato che non c'è. Ripeto, pur non essendo il mio genere, riconosco che finora è la migliore (e lo sarà fino alla fine). VOTO 6
Torniamo ai giovani....

FRANK HEAD- A dispetto del nome, è un gruppo di tre ragazzi dai pessimi gusti in fatto di vestiti. Sembrano simpatici già a vederli, con quello di mezzo col risvolto leopardato. Il loro direttore di orchestra è niente poco di meno che il pianista dei Bee Gees. La canzone ha un titolo assurdo, "PARA PARA’ RA RARA" e Pippo ci dice che è un rock balcanico in salsa Bregovich. Il mio interesse sale. Il pezzo inizia con un jingle che rimarrà in testa e poi si apre in una ballata rock dal sapore balcanico travolgente e micidiale. Le parole sono simpatiche, loro sono simpatici e sembrano davvero divertirsi....mentre ormai canto assieme a loro il jingle. La migliore canzone in assoluto, per me devono vincere....sarebbe bello se potessero vincere anche tra i noiosissimi BIG. VOTO 7 e mezzo.
Dopo aver assistito a vari cambi d'abito della Osvart (che ha anche inscenato un balletto simil erotico con Chiambretti), dopo aver visto varie telepromozioni e un saggio di un balletto italiano portato a teatro da qualche parte, ecco il nuovo BIG.

FABRIZIO MORO- Ha vinto l'anno scorso tra i giovani e poi è sparito. Una ragione ci doveva essere e il motivo non tarda a presentarsi. Il pezzo si chiama "Eppure mi hai cambiato la vita" e narra dello strazio di un poveretto (forse lui?) che è stato lasciato dalla fidanzata. A noi la vita non l'ha cambiata per nulla; il pezzo all'inizio non c'è, dato che il Moro parla....poi diventa uno strazio nel vero senso del termine, con lui che strilla e si lamenta. Ma de che? VOTO 3.
Ed ecco comparire colei che è già annunciata come la vincitrice del festival (e che perciò nn vincerà), con la canzone il cui testo è già scandalo (parla di gay e già so, prima di ascoltarla, che sarà una banalità assoluta).

ANNA TATANGELO- Bella si, un pò volgarotta forse, si, un pò piena di sè, tantissimo, con Pippo e Chiambretti che le sbavano addosso? SI. La canzone, scritta dall'immancabile Gigi, si intitola "Il mio amico". E ecco la fiera delle banalità. L'amico in questione ovviamente è gay, è truccato, non viene capito, viene snobbato, soffre, è profondo, gentile, è una persona bellissima....la Tatangelo ci vuole far credere che questa canzone sia davvero essenziale e importante. Il testo è appena essenziale, la musica la solita di 300 pezzi di Gigi D'Alessio. E si permette anche, alla fine della canzone, di dire "Speriamo che il messaggio sia arrivato". Quale? Del gay lustrini e paiellettes incompreso e triste o di te con le tette quasi da fuori? VOTO 3.
Torniamo ai giovani.

GIUA- Entra in scena questa bellissima ragazza dai capelli rossi. Il nome è particolare, la canzone si chiama "Tanto non vengo". Ragazzi, ci credete, la canzone non la ricordo neanche. Non posso votarla, non sarei giusto. Appena la riascolto vi saprò dire.
Ancora i Big.

MICHELE ZARRILLO- Arriva, come al solito elegantissimo. Presenta la sua canzone "L'ultimo film insieme". Ci viene presentato come un pezzo che davvero considera importante. Mi aspetto qualcosa di più della solita zarrillata. Invece, non solo non è una zarrillata, è davvero noiosissima. A stento ho resistito a impulsi soporiferi. Zarrillo procede, lento e nenioso, lamentandosi come al solito di qualcosa. Dimenticabile abbondantemente. VOTO 3

EUGENIO BENNATO- Ecco un napoletano doc. Si presenta con al seguito suonatori e coristi di varie parti del mondo. Ci presenta il suo brano "Grande sud" come un mix di musica folk e etnica di varie parti del mondo. Sentiamo. La melodia è accattivante, sapori mediterranei, le voci dei coristi che cantano nelle loro lingue è affascinante, come anche l'uso di strumenti musicali particolari. Il brano è fresco, leggero, una ventata di aria respirabile in un panorama deserto, quello che è quello dei BIG. VOTO 7.
Torniamo ai giovani.

MELODY FALL- Arrivano sul palco questo gruppo rockeggiante composto di ragazzini. La voce del cantante già da sui nervi e, senza falsa modestia, si presenta come gruppo che ha avuto grande successo in Giappone (i nuovi Tokio Hotel?). Parte il pezzo....melodia rock classicissima, niente di nuovo, un paio di strilli del cantante (che evidentemente pensa di fare qualcosa di eccezionale). Ma almeno non è una nenia. Magra consolazione. VOTO 5
Piccola parentesi con l'arrivo di Lenny Kravitz; canta e poi fa un sipareietto tristissimo con Baudo e Chiambretti dove si intona, niente poco di meno che, "Donna Rosa".Ritornano i BIG con....

MAX GAZZE'- Ho sempre ammirato questo artista e, anche qui, a sentire il suo nome, mi aspetto grandi cose. Il pezzo si chiama "Il solito sesso" ed è la telecronaca di una telefonata. Il pezzo è davvero particolare, anche se a mio parere non paragonabile ai suoi successi. Lento, sinuoso, caldo, nn certamente per il grande pubblico di Sanremo. VOTO 6 e mezzo.
Arieccoci coi giovani con...

VALERIO SANZOTTA- Arriva sul palco e dice di voler cantare Aldo Moro e Berlinguer. Guardo l'orologio, vedo che è mezzanotte passata e mi domando: "E' proprio necessario a quest'ora?". La canzone si intitola "Novecento" e, in effetti, nel testo cita anche fatti politici. Il brano, già sentito ovviamente, è orecchiabile. Nulla di più. VOTO 5.

Ecco la mia pagella. Praticamente il deserto assoluto, un piattume esagerato finora, pezzi arcaici....
Gli unici a salvarsi, per me sono:FRANK HEAD, tra i giovani (il cui motivetto è già un tormentone). EUGENIO BENNATO e MAX GAZZE' tra i Big.Il resto? Zero....neanche poca cosa....zero.

PS: Ho dimenticato di inserire FRANCESCO TRICARICO. Come per GIUA, non ho seguito il suo pezzo. Mi scuso con tutti, vedrò di rimediare al più presto possibile.

Hrotgar

martedì 26 febbraio 2008

Nasce eXtraLand

Cari amici,
da una costola di UPASland, sito ironico incentrato su Un posto al sole, nasce oggi eXtraLand; un lido dove parlare di cinema, tv, telefilm, cartoni, moda e di tanto altro in modo obiettivo e ironico al fine di creare una piazza virtuale di incontro tra vari interessi.

Io e il mio collega Hrotgar speriamo di coinvolgervi quotidianamente!

Un in bocca al lupo a questa nuova avventura!